Leggendo delle due nuove distribuzioni di Zalight, CantoUSA e i marchi Fantek e Lightshark della spagnola Equipson, abbiamo pensato di contattare l’azienda per farci raccontare di più. Abbiamo parlato con il Business Development Manager Luca Di Donato, che ci ha esposto i recenti sviluppi.
Quando si sente dire che la pandemia di Covid-19 può essere vista anche come un’opportunità, e non solo come una iattura, si alzano sempre un po’ gli occhi al cielo… Ci sono però realtà che si incaricano di smentire tanto scetticismo: uno di queste è Zalight, nata nel 2013 come struttura distributiva per i settori del lighting professionale, dal Broadcast al Cinema, dal Teatro al Rental al mondo Architetturale. “Con la pandemia – ci dice Luca Di Donato – si è imposta la necessità di diversi cambiamenti a livello aziendale, abbiamo ampliato l’ambito di attività e siamo in una fase di sviluppo e di crescita, stiamo investendo anche in una nuova showroom. Io vengo dal mercato entertainment e sono entrato in azienda poco più di un anno fa, con l’obiettivo di essere più attivi in questo settore: abbiamo avviato la distribuzione di diversi brand dedicati allo spettacolo, nonché messo sul campo sette agenti di vendita per tutta l’Italia e stretto partnership con aziende che si occupano di prodotti per l’installazione”.
Come nasce Zalight e con quali obiettivi?
LDD – Zalight esordisce per dare un servizio nei settori Broadcast e Cinema, ma recentemente abbiamo riorientato la mission esplicitata dal nuovo payoff “sharing innovation”: la condivisione dell’innovazione è ciò in cui credo di più. Cerchiamo di acquisire sempre nuove conoscenze e ampliare la distribuzione, magari di brand non famosissimi ma di qualità, con prodotti che possono dare nuove idee ai System Integrator e ai progettisti.
Anche prima della pandemia il settore degli eventi live si stava già riformulando. Voi avete deciso di investirci, in che modo?
LDD – Pensiamo che il mondo degli eventi non morirà mai, è insita nell’uomo la voglia di partecipazione e di condivisione. Siamo convinti che il mercato si stia indirizzando verso una modalità più frammentata, con opportunità nuove: eventi più piccoli, capillarmente diffusi, con uso massiccio di sistemi Wi-Fi per trasmissione, senza cavi, senza grosse infrastrutture. Insomma piccoli “eventi diffusi”, come mi piace chiamarli, fatti con attrezzatura versatile, facile da usare. I proiettori a LED a batteria, ad esempio, sono un prodotto-chiave per questi eventi. Ovviamente restiamo anche nel settore televisivo e nei grossi eventi: non a caso abbiamo partecipato al recente Eurovision Song Contest con un prodotto innovativo dal nome Rollstar. D’altronde l’entertainment è molto mobile, per questo vogliamo restare diversificati: gli eventi più piccoli sono più resilienti alle difficoltà del mercato, di qualunque natura.
Com’è strutturata l’azienda e come si caratterizza?
LDD – Siamo una struttura di cinque persone, ma stiamo cercando personale. Io mi occupo di tutta la parte strategica, con nuove acquisizioni di brand e gestione della rete vendita. Una nostra caratteristica è il rapporto stretto con lighting designer e direttori della fotografia con i quali ci confrontiamo spesso sulla evoluzione del mercato e dei nuovi prodotti. Cerchiamo di avere sempre un rapporto molto diretto anche con i clienti, che ci piace incontrare e conoscere personalmente.
Come si inseriscono nel vostro catalogo le recenti distribuzioni dei marchi Fantek e Lightshark?
LDD – Si tratta di due brand di Equipson, azienda che conoscevo già bene e che apprezziamo molto perché diversificata nella sua attività. L’accordo è nato in due successivi momenti: dapprima con Lightshark perché ci serviva una centralina smart e versatile da integrare nel nostro portfolio, sia per i piccoli eventi che nelle installazioni. Successivamente, Equipson ci ha proposto anche Fantek, brand che sviluppa sistemi hardware per il settore live, e il tutto è stato finalizzato a ISE 2022.
E CantoUSA?
LDD – Per noi rappresenta una sfida: si tratta di un brand americano di retrofit che non si applicano solo nei proiettori per lo spettacolo, ma anche negli apparecchi di servizio per qualunque luogo in cui si fanno eventi. Legandosi anche al tema del risparmio energetico, su cui in questo momento c’è moltissima attenzione, è un marchio che ha potenzialità enormi e credo ci darà molte soddisfazioni. Anche se molto noto e affermato negli Stati Uniti, in Europa sta muovendo ora i primi passi, e noi siamo il partner per l’Italia.
Quali sono i vostri obiettivi per l’immediato futuro?
LDD – Stiamo completando una showroom che diventerà il cuore delle attività future dell’azienda, non solo un luogo dove esporre prodotti ma anche per incontri, training… Per quanto riguarda la logistica, stiamo riorganizzando il magazzino per gestire meglio le richieste, anche in considerazione dei nuovi marchi. Infine, vogliamo completare il portfolio con alcuni prodotti che ancora ci mancano e sviluppare l’ambito dei proiettori a batteria e dei prodotti da installazione. Sul più lungo periodo, invece, rimando al nostro motto “sharing innovation”: un concetto che vogliamo realizzare in pieno.
www.zalight.it
www.rollstar.it
www.equipson.es
www.lightshark.es
www.fantek.es
www.cantousa.com