Presenza complessa e stratificata quella del marchio Yamaha all’ultima edizione del MIR di Rimini, con uno stand dedicato alle ultime novità per il mondo del Live, ma anche – grazie al lavoro dei partner – a mercati come la UC e l’Educational
Un occhio al palco e uno alla system integration, per Yamaha, al MIR 2024: la partecipazione dell’importante brand che opera nell’audio professionale si è svolta, infatti, su più livelli, anche grazie alla puntuale assistenza dei partner più importanti, a partire da Exertis. Ne abbiamo parlato con Giulia Giganti, Marketing & Communication Manager di Yamaha, che ha esordito tracciando un quadro generale delle intenzioni dell’azienda nei confronti di questa occasione fieristica.
“L’idea di quest’anno per il MIR” – ha detto Giulia – “era presentare l’intera line-up dei mixer, a partire dagli ultimi arrivati, , DM3 e DM7, che hanno riscosso un grandissimo successo, arrivando poi a nostri top di gamma della Serie Rivage, PM3 e PM5, quest’ultimo presente anche sul palco del live. Infine, abbiamo portato anche i prodotti della linea Stagepas, compresi i modelli alimentati a batteria, che per noi sono una novità.”
C – Quindi molta attenzione al mondo live. Ma nel vostro stand si sono visti anche prodotti deducati alla UC e alla system integration, giusto?
GG – Esatto, anche se, per scelta, nel nostro stand la parte di system integration e di Unified Communication è stata curata dai nostri partner. Noi abbiamo preferito focalizzarci più sulla parte live, coi mixer e i diffusori, e quest’anno non abbiamo insistito sulla parte AFC (Active Field Control), cioè sull’audio immersivo, per diversificare la partecipazione rispetto agli anni passati.
C – Come giudicate la partecipazione al MIR? Soddisfatti?
GG – Molto soddisfatti. L’evento è andato benissimo, grande partecipazione e particolare interesse in tutte e tre le giornate, la domenica con un target più consumer, gli altri giorni più orientati sul B2B, per noi fondamentale. La presenza dei partner è stata per noi un ottimo elemento, ci ha consentito di fare una decisa apertura al mondo della Unified Communication e ai system integrators. Oltre che per i numeri dell’edizione, siamo soddisfatti anche per il livello di interesse, decisamente più alto rispetto ad altri anni. Insomma, il MIR sta crescendo e si sta affermando tra le fiere più importanti del settore, e questo non può che farci piacere.
C – Puoi dirci qualcosa sui vostri programmi per il 2024?
GG – Sicuramente punteremo molto sulla Unified Communication, con il sistema ADECIA. Vogliamo inserirci il più possibile nel mondo delle Università, stiamo cercando di individuare le strategie migliori. È fondamentale una buona sinergia coi nostri partner per trovare il modo di inserirsi in questo business.
C – ADECIA è un sistema nato per il Corporate. La scelta di puntare sull’Educational è strategica?
GG – In realtà il sistema ha diverse specifiche tecniche pensate proprio per l’Educational, quindi diciamo che nasce anche per queste applicazioni. Il punto è che gli interlocutori per il mondo Educational sono molto diversi dal nostro network classico, e dobbiamo lavorare per presentarci al meglio e trovare i referenti giusti. Il prodotto, del resto, piace molto, ed è stato già installato in alcune Università. Vogliamo ampliare decisamente questo business.
C – Avete già in programma altri eventi, per l’immediato futuro?
GG – Siamo in fase di valutazione, ci interessa molto partecipare agli eventi giusti, in Europa e nel mondo, onde meglio sostenere e comunicare i nostri obiettivi e far conoscere le linee di prodotto dedicate ai vari ambiti nei quali siamo presenti.