In uno dei seminari che ha avuto più successo tra quelli proposti negli anni da Connessioni, Luca Sancricca, esperto di Metaverso, di VR, di Web 3.0 e co-fondatore di iGoOver, diceva che l’uso degli ambienti immersivi può essere funzionale, e quindi non un accessorio o un segnale di innovazione magari un po’ fine a se stessa, quando ci aiuta a raggiungere ciò che è pericoloso, o troppo lontano, o a ricostruire ambienti (e magari epoche) che non esistono, o non esistono più.
Un ragionamento molto utile per tutto ciò che è effimero e che, grazie alla realtà virtuale, può rimanere accessibile anche quando ha cessato di esistere. Venendo alla realtà di tutti giorni, e al mondo del lavoro, le fiere rientrano certamente in questo ambito: il Salone del Mobile ha inaugurato la possibilità per le aziende di avere un Virtual Stand che prolunghi la vita del loro stand reale, a fiera conclusa. Si tratta di un progetto pilota che permette di visitare virtualmente gli stand di alcune delle aziende che hanno esposto all’edizione 2023 della Manifestazione. All’interno di ogni Virtual Stand, è possibile scoprire le collezioni e i prodotti, integrati con informazioni, immagini, schede descrittive, dettagli tecnici di approfondimento, video e rimandi ai siti web.
Volete sapere i materiali che compongo un divano o un mobile, il produttore di una lampada, o di una TV, le caratteristiche tecniche di un diffusore audio, vedere un video che colloca il prodotto in un contesto diverso… basta spostarsi sopra l’oggetto con il puntatore per ricevere queste informazioni.
Da qui a indossare un visore 3D per calarsi nello stand virtuale, o entrare in una ambientazione immersiva che mescoli magari una scenografia video proiettata o su LED con in sistema di sensoristica e di accesso a una banca di informazioni e dati, magari su Cloud, il passo è breve.
A collaborare con Salone del Mobile per il progetto pilota “Virtual Stand” è Living3D, realtà specializzata nella realizzazione di Virtual Tour 3D.