Siamo ormai a dicembre e, come di consueto, cominciano ad arrivare in redazione relazioni e comunicati stampa sulle tendenze, più o meno tecnologiche, del 2023. Nel campo del lavoro ibrido si è parlato di un rallentamento della tendenza, non tanto nell’adozione dell’ibrido in sé ma nella progettazione e spesa per questi sistemi, forzata dalla necessità negli ultimi due anni. Ma non tutti sono d’accordo.
Poly, un osservatore indubbiamente qualificato nel mondo della Unified Communication, stima che vi sia ancora margine, e ha messo a fuoco alcune tendenze, in particolare la necessità di rendere strutturale quanto negli ultimi due anni è stato adottato in maniera forzata a causa degli eventi. La spesa IT delle aziende, secondo Poly, è cresciuta costantemente dopo la pandemia: le previsioni di Gartner (www.gartner.com) sottolineano che nel 2023 la spesa globale nella categoria dei servizi di comunicazione dovrebbe aumentare del 2%. In un contesto in cui il lavoro remoto e ibrido continua ad espandersi, si prevede che gli investimenti nel segmento UC&C rimarranno una priorità per le aziende.
Secondo le previsioni l’interesse per le comunicazioni unificate si concentrerà soprattutto sulle tecnologie di videoconferenza, collaborazione e UCaaS (Unified Communications as a Service), stimolando quindi la domanda di prodotti UC certificati. L’obiettivo delle aziende, quindi, sarà investire in sistemi di audio e video di alta qualità capaci di garantire la massima compatibilità con queste piattaforme, per poter fornire all’utente un’esperienza sempre più ricca.
Le aziende devono poter coniugare modelli di lavoro differenti (da remoto, ibrido e presenziale) offrendo un’esperienza paritaria per ogni collaboratore. Le soluzioni UC&C devono essere facili da installare e gestire: ne aziende si prevede investiranno su soluzioni collaborative con funzionalità di voice over IP e videoconferenza, mentre nell’universo delle dotazioni personali, saranno i dispositivi audio e gli speakerphone UC portatili le soluzioni più richieste. Secondo Ahmed Sousa, responsabile dell’ingegneria dei sistemi di Poly: “Come azienda con una vasta esperienza nel settore UC&C, continuiamo a vedere una chiara tendenza: la domanda di soluzioni di comunicazione unificata continua a crescere. Aziende grandi, medie e piccole, call center e servizi di customer care, che hanno adottato soluzioni UC&C prima e durante la pandemia, continueranno a investire in progetti di trasformazione delle comunicazioni unificate nel prossimo futuro. Le imprese sono sempre più consapevoli dei vantaggi offerti dai sistemi UC avanzati, che permettono di offrire ai dipendenti un modo più flessibile, comodo ed efficiente di lavorare ovunque si trovino”.