I cambiamenti di metodi e approcci al lavoro degli ultimi anni sono tutt’ora uno dei temi tecnologici più noti al grande pubblico, anche quello dei non addetti ai lavori. Ne parleremo il 29 settembre a Padova durante AV Playground, Person Centred working, dedicato agli end user professionali, grazie a una serie di interventi su come interpretare le esigenze di aziende e singoli in merito alle nuove abitudini di lavoro… e come tradurle in pratica, nella progettazione architettonica e tecnologica.
Per questo si moltiplicano anche gli studi sulle tendenze e i “desiderata” dei lavoratori di oggi, per riuscire a interpretare il cambiamento e mettere a proprio agio i dipendenti, perché la loro soddisfazione, a quanto dicono i sondaggi, porta maggiore efficienza e contrasta la crescente tendenza a cambiare velocemente incarico.
Secondo lo State of Offices Report divulgato da Sony poche settimane fa, solo l’1% degli Italiani (e il 3% degli europei) desidera lavorare completamente da remoto, mentre l’82% richiede miglioramenti negli spazi degli uffici. Ma cosa implica un tale risultato? In Italia oltre il 60% degli intervistati (su una base di oltre 2.600 persone coinvolte nello studio) preferisce tutt’ora lavorare in ufficio, anche se un’alta percentuale di loro afferma di non avere strumenti adeguati per supportare l’attuale stile di lavoro. E se oltre l’80% delle riunioni prevede almeno un partecipante da remoto, il 94% dei lavoratori afferma che, quando svolto e gestito adeguatamente, il lavoro asincrono è la soluzione preferita.
I dati del sondaggio Sony mettono quindi in evidenza come la flessibilità sia un elemento da privilegiare per i lavoratori europei: è probabile che il lavoro asincrono diventerà una modalità sempre più diffusa. E se in Italia solo un 5% dei lavoratori si sente coinvolto dal proprio lavoro, la flessibilità sembra essere la chiave per contrastare il problema, e il luogo di lavoro un aspetto importante della crescita personale e dell’azienda.
“Sappiamo che il mondo del lavoro è in continua evoluzione – ha commentato Adam Dover, Senior Trade Marketing Manager, Sony Professional Displays and Solutions – e che gli uffici del futuro devono utilizzare le tecnologie per adattarsi a tali modifiche, ma offrire l’opzione di un ufficio non è abbastanza, lo spazio e la tecnologia devono essere specificamente progettate per le abitudini di lavoro odierne al fine di supportare e incoraggiare dipendenti produttivi, collaborativi e soddisfatti.”
Per scaricare il report completo Sony State of Offices Report 2023, clicca il link.
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