Fiera americana dedicata al design e all’arredamento, NeoCon è un punto d’osservazione per le tendenze che vengono dal connubio tra architettura e tecnologia. L’italiana Cavea Engineering era presente come partner di Akouo Acoustics, quale migliore occasione di approfondire spunti, tendenze e prospettive?
Non ci siamo fatti scappare l’occasione di porre qualche domanda a Luca Dallaturca, CEO di Cavea Engineering, bella realtà italiana che si occupa di progettazione multimediale, design e arredamento tecnologico. Di ritorno da NeoCon (Chicago, USA, 10-12 giugno), abbiamo volentieri “sfruttato” l’esperienza di Luca per farci a nostra volta un’idea di questa interessante manifestazione.
C – Ma per prima cosa, Luca, ci racconti il motivo della vostra presenza a NeoCon?
LD – Volentieri! Noi di Cavea ci occupiamo di progettazione multimediale, acustica e automazione di poltrone e tavoli. A NeoCon siamo stati presenti come partner di Akouo Acoustics, una divisione di Sedia Systems, Inc. per presentare sia la nostra app di simulazione acustica dedicata agli spazi dalla geometria semplice, sia la nostra collaborazione sul piano della consulenza per gli ambienti con necessità acustiche più complesse.
C – Parliamo di Neocon, dunque: di che manifestazione si tratta?
LD – Come approccio è a metà tra Orgatec e Interzum, entrambe di Colonia, simile anche alla precedente divisione Contract del Salone del Mobile di Milano, è molto legata ad arredamento, design e materiali. Inoltre, il mercato americano, cui essa è rivolta, è incentrato sulle necessità delle grandi aziende, delle catene di alberghi ecc. non sul settore pubblico come più spesso capita in Europa.
C – Quale tipologia di aziende partecipa a Neocon? Chi sono i visitatori?
LD – Aziende che sviluppano soluzioni innovative e tecnologiche, come noi, o che propongono materiali, anche da altri Paesi, e puntano a imporsi negli Stati Uniti. Abbiamo incontrato prevalentemente operatori, reti commerciali e studi di architettura; tra gli espositori c’erano anche alcune aziende italiane del settore dell’arredamento. Presenti anche i buyer di grandi aziende.
C – Cosa avete osservato di interessante in fiera?
LD – Gli americani tendono a focalizzarsi sulle soluzioni: i grandi marchi, del resto, hanno la vocazione alla progettualità e alla multidisciplinarità, con grande attenzione ad acustica e colori. La fiera è incentrata sul design per l’intero mondo ufficio. In sostanza, i prodotti che abbiamo visto sono concentrati in due ambiti il primo legato alla connettività tra i terminali, i laptop e i monitor sulle scrivanie dei grandi open office, soprattutto da quando lo smart working ha rivoluzionato il mondo del lavoro; il secondo legato a booth acustici con l’inserimento della tecnologia Ocular, che permette di comunicare in una videocall con la stessa percezione dell’essere in presenza. La fiera, peraltro, indice un premio – il Best of NeoCon – molto ambito dalle aziende, e i prodotti più interessanti li abbiamo visti proprio nella graduatoria del premio.
C – Qualche esempio?
LD – Potrei dire bubl, premio Gold di Best of NeoCon, è un booth acustico con monitor touch integrato che permette di variare altezza e cambiare gli scenari; è dotato di cavo USB-C per connettere il laptop e trasformarlo in un centro di videoconferenza con monitor principale, touch inserito, microfono, altoparlanti e webcam, il tutto isolandosi facilmente dal resto dell’openspace in cui è inserito. Poi Smartdock, di Clearspace Design, premio Silver, una docking station con USB-C che e permette di connettere uno o due monitor 4K alimentando anche il PC connesso. E ancora, Hat Collective con E5, supporto, molto ben fatto, per monitor di grandi dimensioni e con formato particolare. Infine, da Ojmar US abbiamo visto OTS20 Batteryless, un sistema di chiusura elettronica RFID per armadietti dedicati al fitness, uffici e università che sostituisce la tradizionale chiave meccanica e non richiede alimentazione in quanto è in grado di accumulare l’energia cinetica che si genera durante l’apertura e la chiusura.
C – Avete notato un approccio diverso, in Europe e negli USA, per il binomio di tecnologia e design?
LD – NeoCon esprime maggiore integrazione tra arredo e tecnologia rispetto alle manifestazioni europee. Negli USA, infatti, si punta a un’integrazione strutturale tra questi fattori, con già la tecnologia annessa: le aziende di architettura e design collaborano direttamente con i grandi provider di tecnologia, da Microsoft a Cisco, nell’ottica di progetti di arredo e tecnologia perfettamente integrate, laddove per noi è tutto frazionato, con un lavoro di integrazione successiva di cui spesso il mercato americano non ha bisogno.
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