Mancano i materiali, i componenti e i semicomponenti: tutto ciò che ha una base elettronica e d è prodotto in Cina o nei Paesi limitrofi, sta subendo ritardi tanto da impattare pesantemente sulla consegna e, a volte, sulla fattibilità dei progetti. I tema dello shortage esce spesso nelle conversazioni a ISE e, a quanto pare, ci accompagnerà per un bel po’
Specialmente nelle interviste ai costruttori l’argoemnto della penuria di componenti e materie prime viene nominato spessissimo: i ritardi (dovuti ai lockdown per covid e ora anche alla guerra in Ucraina) nelle operazioni doganali, nei trasporti stessi, nelle lavorazioni, fanno sì che questi elementi venagno recapitati con ritardi di quattro settimane e oltre. Materie e componenti devono poi essere utilizzati e montati, ma il ritardo si somma ai precedenti, tanto che nella consegna del prodotto finito si arriva a posticipi fino a sei mesi.
Un’enormità, che non sempre, a quanto dicono le aziende – distributori tanto quanto costruttori – i clienti dimostrano di capire. Ed è solo con fatica, tempo e dedizione che si riesce a far capire loro che si tratta di un elemento ineluttabile, non superabile con scorciatoie e concorrenza sleale. Così che anche le tempistiche di consegna delle installazioni si allungano sensibilmente, fanno alzare i prezzi, e alle volte la disponibilità del prodotto diventa una condizione di fattibilità e la causa della perdita di un cliente o un lavoro.
In molti si aspettano inoltre che il problema non si normalizzerà prima di un anno e mezzo (e c’è anche chi azzarda due), una tempistica che impone la ricerca di soluzioni: tra i tentativi di testare nuovi materiali (strada difficile) o nuovi fornitori (dovendo così rimettere alla prova affidabilità e condizioni di vendita), la strada più praticata è il ritorno a “fare magazzino”. Dopo anni di workflow agile e addirittura di forniture ad hoc quasi su richiesta, si torna a investire nello stock e nella immobilizzazione – anche economica – di riserve cospicue. Uno sforzo che forse non tutti saranno in grado di fare e che rischia di privilegiare le grandi aziende.