L’innovazione esiste solo se compresa e condivisa: senza comunicazione infatti l’innovazione rischia di restare un fattore di nicchia. Una riflessione quanto mai importante per chi lavora nei settori delle tecnologie.
Pensateci: quante volte nella storia delle tecnologie una novità non è stata adeguatamente spiegata e condivisa, e non ha avuto lo sviluppo che avrebbe meritato? Basta rileggere la storia di IBM Simon, il primo Smartphone della storia: uscito nel 1993 (!!), aveva già una tastiera touch, la posta elettronica, blocco notes e agenda, rubrica e perfino un videogioco. Eppure, è solo quando Apple ha investito nella comunicazione che gli Smartphone sono entrati nell’uso e diventati un oggetto del desiderio.
Ma qui sta il punto: senza la comprensione, che fuga i dubbi e apre la mente alle possibilità, e senza l’accettazione, ovvero l’apertura a sorpassare quel piccolo “disagio” che ci permetterà di imparare qualcosa di nuovo, l’innovazione difficilmente potrà uscire dall’ambiente tecnico per divenire valore, generando impatto sociale, economico e culturale. Tutto questo avviene appunto con il contributo della comunicazione che, in questo contesto, assume forse ancora più valore.
La prossima volta che dovremo spiegare al nostro interlocutore, magari meno “tecnico” di noi, i benefici delle tecnologie dell’Integrazione, questa piccola introduzione potrà forse esserci utile. E quando, come in ogni progetto che si rispetti, il System Integrator sarà a un passo dal gettare la spugna davanti all’architetto che fa fatica a immaginarsi l’impatto delle tecnologie, potrà ricordarsi che l’idea più rivoluzionaria, tenuta nascosta, o più banalmente spiegata male, è destinata a inevitabilmente a rimanere nell’ombra.
Ringraziamo Cariplo Factory per lo spunto per questa riflessione.