L’integrazione dei prodotti Lightware con Cisco Room apre a nuovi e interessanti scenari per la gestione degli spazi corporate, soprattutto se modulari: l’ISE di Lightware tra conferme e novità
Partiamo dalla fine: com’è andato, per Adriano D’Alessio di Lightware Italia, l’ISE 2020? “Tutto sommato bene” – ci dice al quarto giorno di fiera – “nonostante un calo di affluenza, viste le preoccupazioni e il periodo non favorevole. Si conferma però che il marchio Lightware ormai è ben posizionato, i clienti vengono per cercarci e per incontrarci, da questo punto di vista siamo soddisfatti.”
Lo stand di Lightware, in effetti, è stato tra i più interessanti sotto il profilo dell’integrazione di sistemi. Dunque, partiamo proprio da questo interessante aspetto: l’integrazione tra Lightware e Cisco Room. “Il pannello di controllo Cisco finora è stato utilizzato solo per controllare le videoconferenze Cisco”, continua Adriano D’Alessio. “Noi abbiamo usato il protocollo Cisco unito al nostro e, ovviamente, ai nostri prodotti; in questo modo il controller Cisco è diventato il pannello di controllo dell’intera sala riunioni, permettendo di controllare tutte le apparecchiature presenti. Come demo, qui a ISE abbiamo portato una matrice 8×4 con I/O HDBaseT e due postazioni con ingressi multiformato. Dal pannello Cisco si possono vedere e switchare tutte le sorgenti, oltre a vedere sorgenti attive e non attive. È possibile anche accendere e spegnere le luci. Insomma, abbiamo realizzato un’integrazione completa e molto trasparente: Cisco ha aperto le API e noi le abbiamo integrate.”
Questa operazione è particolarmente interessante per gli ambienti divisibili. A ISE, in effetti, Lightware ha organizzato una demo dedicata in un ambiente divisibile, mostrando come il sistema sia in grado di estendere i kit room Cisco consentendo loro di connettersi a fonti aggiuntive con varie porte (tra cui HDMI, DisplayPort, USB-C, DVI).
Per quanto riguarda il mondo Rental, riprende Adriano D’Alessio, “abbiamo i nuovi UBEX 10-20 Gbit su IP, non compressi e senza latenza. La principale novità consiste nel fatto che gli chassis sono stati irrobustiti per adattarli ad applicazioni ancor più impegnative. Inoltre, abbiamo una connessione Neutrik per quanto riguarda la fibra, e la possibilità di cambiare i filtri per le impurità, caratteristica importante perché spesso il fumo rovina le apparecchiature, sui palchi. La serie UBEX ha indubbiamente registrato un certo successo; parliamo di una matrice che lavora su IP, con segnali non compressi e senza latenza, quindi a tutti gli effetti come una matrice vera. Il problema di questo prodotto è essere recepito correttamente dal pubblico, che spesso, quando sente parlare di IP, non considera il prodotto alla stregua di una matrice.”
A proposito di matrici, sono stati presentati a ISE 2020 anche i nuovi modelli con DisplayPort 1.2, che vanno da 4×4 a 48×48 stand alone, pensati per il mondo Rental per gli eventi. “Abbiamo anche matrici miste” – puntualizza Adriano D’Alessio – “con ingressi DisplayPort e uscite HDMI, e con alimentazione ridondata. La nuova matrice modulare MX2M sarà invece presentata ufficialmente a InfoComm: sarà una matrice 4K 60Hz 4:4:4, con vari ingressi e uscite, che farà evolvere il concetto di matrice: in pratica abbiamo preso il meglio delle nostre matrici classiche, il meglio delle matrici 25G, e l’abbiamo unito. Il risultato sarà una matrice mista, con layer audio e layer di controllo separati, da quattro o più moduli. Audio Dante, audio analogico, USB più la parte video ed estensione, per il momento disponibile in fibra ottica, ma a breve anche SDVoE e HDBaseT 3.0.”
Per concludere, punti d’interesse sono stati anche il nuovo MMU, matrix unit che permette di vedere l’intero sistema come se fosse una matrice, e i prodotti di ambito UC. Per quanto riguarda l’MMU, tutti i prodotti che compongono un sistema possono esservi collegati: l’unità si occupa di indirizzare i vari IP e permette di lavorare con tutte le dinamiche di una matrice reale, senza peraltro compressione né latenza.
Per quanto riguarda la Unified Communication, invece, la novità è rappresentata dagli switcher universali che integrano il routing USB per i segnali AV, onde offrire soluzioni all’avanguardia per gli ambienti aziendali, promettendo anche una quantità di nuove funzionalità tra cui la connettività USB-C, le capacità di controllo della sala riunioni e la possibilità per gli utenti di utilizzare la loro piattaforma di videoconferenza per semplificare ulteriormente la collaboration.