A ISE, come ovviamente nel mercato che la fiera rappresenta, da tempo si nota da parte delle aziende una duplice tendenza: da un lato il semplificare e integrare tutto nella fase progettuale del prodotto, per cui la “macchina” quasi perde l’entità di singolo prodotto per entrare in un sistema; di conseguenza il cliente finisce per acquistare una soluzione completa e integrata alla fonte, quasi plug and play, che semplifica molto anche il lavoro del System Integrator.
In molti si chiedono quindi quale possa essere il futuro del professionista che progetta, porta a dialogare e integra in un impianto unitario, prodotti di aziende diverse. Cambierà quindi il lavoro del System Integrator? Oppure forse tenderà a confluire in una figura diversa più vicina la consulente che al tecnico? Certamente i professionisti dovranno ripensare il loro approccio, anche se le aziende ci tengono molto a sottolineare che nel loro modello di business il system Integrator non verrà mai superato e tanto meno scavalcato.
Infatti precisano che loro stesse, i loro distributori e uffici su territorio, non saranno mai in grado nè di monitorare il territorio come può fare per esempi un agente, e che anzi il passo successivo dovrà essere stringere ulteriormente la collaborazione e affinare le strategie, per lavorare in maniera sinergica con il cliente.
In ogni caso, ma questo sia System Integrator che aziende già lo sanno, sarà utile coltivare i contatti con gli end user professionali, con un approccio alla condivisione della soluzione e del progetto.
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