Sarà ISE 2020 ad ospitare la presentazione ufficiale del nuovo sensore per rilevamento di corpi e volti messo a punto da Omron, e dedicato al settore del digital signage
In occasione di Integrated Systems Europe 2020, Omron Electronic Components Europe presenterà la sua nuova soluzione di rilevamento di corpi, volti e riconoscimento facciale. Il team Omron sarà a disposizione dei visitatori per illustrare le caratteristiche del nuovo sensore e le sue possibili applicazioni in particolare nel campo del digital signage, dell’automazione domestica e dei luoghi di lavoro, nonché della della sicurezza.
Omron Human Vision Component HVC-P2 offre, in sostanza, una velocità di riconoscimento dieci volte superiore rispetto a quella del suo predecessore. Si tratta infatti di un ulteriore step di sviluppo del software di visione Omron OKAO, già utilizzato in un elevatissimo numero di fotocamere digitali, telefoni cellulari e robot di sorveglianza a livello globale. Esso è dotato di dieci funzioni di rilevamento delle immagini, tra cui rilevamento del corpo, riconoscimento facciale, rilevamento delle mani, stima dell’età, stima del genere e, addirittura, dello stato d’animo.
Il software è in grado di riconoscere un volto fino a tre metri di distanza, permettendo di visualizzare le sue valutazioni tramite un’interfaccia UART o USB. Il modulo può rilevare, inoltre, un corpo umano fino a 17 metri di distanza o una mano fino sei metri di distanza.
Il sensore è già stato utilizzato da una società di marketing digitale per fornire ai clienti contenuti su misura direttamente in negozio, e consentendo ai rivenditori di tracciare il miglioramento delle metriche sulle prestazioni. La società ha inoltre combinato fotocamera e processore integrati con i propri algoritmi aggiuntivi, offrendo ai clienti la flessibilità necessaria per raccogliere i dati di analisi utilizzando il proprio software.
Il nuovo sensore HVC è solo uno dei prodotti che Omron esporrà presso il proprio stand. Sarà infatti presente anche il sensore ambientale 2JCE, in grado di monitorare temperatura, umidità, luce, pressione barometrica, rumore, sismicità e qualità dell’aria. Questi dati possono essere archiviati per circa tre mesi e possono essere inviati a più dispositivi tramite Bluetooth 5.0.
In mostra, infine, anche i sensori termici MEMS D6T, che offrono un campo visivo molto ampio, potendo catturare l’immagine di un’intera stanza da un singolo punto, con la possibilità di inviare un segnale di allarme in caso di surriscaldamento dei macchinari.