Lo scorso 2 ottobre si è svolto a Bologna il terzo Forum Smart Installer, organizzato da Smart Building Italia e dedicato ai tecnici Smart Installer: una giornata per farsi conoscere, riflettere sulle novità di mercato e discutere su norme e opportunità. Ma soprattutto per incontrarsi, e questa volta finalmente di persona dopo due anni di eventi online.
Luca Baldin, Project Manager di Smart Building Italia, ha dato il benvenuto ai numerosi ospiti pervenuti da tutta Italia: non senza emozione ha evidenziato la grande resilienza dimostrata dal settore durante la pandemia, e l’unicità del momento che stiamo vivendo, in termini di opportunità portate dal decadere di vecchi schemi e paradigmi. Ha poi ringraziato gli sponsor – 2N, Cheapnet, D-Link, IT Answer, ISICheck, Loytec, Tecnofiber, Vimar – per aver creduto e sostenuto un evento in presenza in questo primissimo momento di aperture, per nulla scontato.
La giornata, suddivisa nei due grandi temi delle opportunità per gli operatori, e dei nodi che oggi riguardano la professione, ha visto un alternarsi di interventi programmatici e di tavole rotonde partecipate anche dal pubblico. Grande tematica che ha attraversato tutta la giornata è stata la formazione, intesa sempre come opportunità di crescita, professionale ma anche dell’intera categoria nei confronti delle istituzioni.
La mattina hanno spiccato gli interventi di Domenico Di Canosa di SBA – Smart Buildings Alliance – che, parlando di controllo degli edifici, ha introdotto il tema ambientale come primo obiettivo di queste tecnologie, alla portata di tutti e raggiungibile anche solo prevedendo impianti multiservizi nelle nuove (e vecchie) costruzioni. Molto interessante anche lo speech di Mauro Savini di ANCI, sulle opportunità in vista connesse con il PNRR: il 27% delle risorse (circa 6,7 miliardi di euro!) sarà dedicato alla digitalizzazione delle infrastrutture, secondo cinque grandi aree di interesse: Italia a 1 Giga, piano per il 5G, Piano scuola, Piano Sanità, Isole minori. Anche qui è tornato il tema della formazione aperta a professionisti e operatori dei comuni e della PA come veicolo di raggiungimento di questi obiettivi. Durante la mattina ha avuto luogo anche la tavola rotonda sull’imminente switch off televisivo, con gli interventi di Bianca Papini di Confindustria Radio TV, Alessio Beltrame della Fondazione Ugo Bordoni e Davide Rossi di AIRES: assai mal comunicato, potrebbe invece rappresentare una occasione per gli installatori se si insistesse sulla necessità di adeguamento delle intere strutture di trasporto dei segnali, e non solo del TV, per poter effettivamente beneficiare di questa tecnologia.
Il pomeriggio ha visto una carrellata di confronti (per esempio sull’aggiornamento del DM 37/08 sul rilascio delle dichiarazioni di conformità) e interventi sulle normative di settore, come la norma CEI 306-2 che regolamenta i cablaggi per le comunicazioni elettroniche negli edifici residenziali. Il pomeriggio è stato anche il momento delle certificazioni per i tecnici della fibra ottica con Apave Italia – in arrivo – per gli operatori KNX, per i sistemi di sicurezza; è stato anche il momento dell’Audio Video, con gli interventi sulle opportunità offerte dal settore anche per gli installatori secondo le osservazioni di Chiara Benedettini, Direttore editoriale di Connessioni, e i risultati delle ricerche di mercato di AVIXA, presentati da Valeria Rapa Program Coordinator Europe dell’associazione. Molto seguito anche l’intervento di SIEC tramite il suo Vice Presidente Gualtiero Anselmetti, sulla recente certificazione di processo UNI 11799 per i servizi di integrazione dei sistemi AVC.
Una giornata interessante e appassionante, e piena di spunti da cogliere per il momento storico, e probabilmente irripetibile, del dopo pandemia.