In una interessante intervista che ci hanno concesso, Matilde Bandini e Claudio Cerioni, fondatori di MeCtech, hanno affrontato l’introduzione di un nuovo importante marchio nel portfolio della loro azienda, che completa l’offerta di Watchout
Il nome Watchout, negli esperti del settore, fa sempre suonare il proverbiale campanello: software multi-display molto conosciuto, brilla per facilità di utilizzo e di integrazione con controlli e apparati esterni. Senza porre limiti di schermi, canali video o risoluzioni, Watchout è utilizzabile in eventi live, proiezioni 3D mapping, ambienti broadcast, digital signage, musei, planetari, show-rooms, parchi a tema e centri visitatori, insomma, ovunque occorra una visualizzazione multi-schermo.
MeCtech, che da sempre commercializza i prodotti Dataton e in particolare Watchout, ha allargato da un po’ il proprio orizzonte con l’inserimento di due nuovi brand: Magewell, che sviluppa prodotti per l’acquisizione video e il Live Streaming, e soprattutto Pixilab, con Blocks. Di cosa si tratta? L’abbiamo chiesto ai fondatori dell’azienda, Claudio Cerioni e Matilde Bandini.
C – Cos’è Blocks e perché avete scelto questo prodotto?
CC – Blocks è prodotto da Pixilab, con l’idea di unificare in una sola piattaforma la gestione e la distribuzione di contenuti e controlli anche su protocolli industriali, quindi estensibili a luci e altri aspetti. Infine, è possibile gestire anche le audioguide in modo sincronizzato col video, senza la necessità per i visitatori di scaricare una app sui loro telefoni.
MB – Blocks è un mezzo potente e in evoluzione, in grado anche di individuare le aree di maggior successo di un museo e fornire indicazioni ai gestori. In streaming si possono gestire molti elementi in tempo reale, con un tablet, per esempio, si può sostituire un annuncio su monitor in un secondo. Lo strumento, integrato col software Watchout, copre moltissime esigenze.
CC – Diciamo che in un singolo ambiente immersivo, il nostro Watchout è più che sufficiente, ma quando passiamo ad ambienti più ampi come i musei, con diverse sale ed esigenze differenti, ambienti nei quali l’elemento visivo non è rappresentato solo dallo schermo di grandi dimensioni ma anche da tanti piccoli monitor e altre cose, ecco, in questi casi c’è bisogno di uno strumento che si muova in modalità differente. Tra l’altro le luci, in ambienti museali, sono spesso fondamentali, e uno strumento che controlli tutto agilmente può essere l’ideale.
C – Il prodotto offre un collegamento con KNX?
CC – La gestione degli elementi esterni, come le luci, avviene non solo su protocolli stabiliti (DMX, ArtNet) ma anche coi protocolli industriali tipici delle installazioni pubbliche (cioè, in pratica, KNX). Watchout sarebbe in grado anche da solo di gestire molti elementi esterni, però non utilizza i protocolli industriali standard, solo quelli professionali. Blocks invece usa in maniera capillare anche protocolli industriali.
C – Come sta evolvendo il vostro lavoro, con questo nuovo prodotto?
CC – In verità, non c’è un grande distacco rispetto all’attività precedente. Watchout è stato sviluppato anche in previsione di uno sviluppo di questo tipo. Per esempio, era stato creato Watchnet, che si prefiggeva proprio le funzionalità di Blocks. Watchnet alla fine non è stato prodotto, e Pixilab ha preso il suo posto con Blocks. Però è la dimostrazione che un orientamento verso questa estensione dei controlli c’era già, l’abbiamo solo realizzata con un altro strumento. Questo prodotto ci porta in un campo di attività diverso dal nostro consueto, cioè in contesti più museali e immersivi.
C – E di Magewell cosa potete dirci?
MB – Si tratta di un brand che progetta, sviluppa e produce hardware e software per acquisizione, conversione e streaming media. I suoi punti di forza sono la semplicità unita alla indispensabile qualità dei prodotti, il tutto a costi contenuti.
CC – Ad attirarci di Magewell è la spinta all’innovazione, che porta il brand a sviluppare prodotti unici e professionali. Ci piace mantenerci all’avanguardia, e a costi abbordabili!
C – Come vedete lo sviluppo del vostro mercato?
CC – Non sappiamo ancora esattamente quale sarà lo sviluppo dei nostri prodotti e delle nostre soluzioni, le proporremo con convinzione e vedremo di supportare sempre meglio i progetti che arrivano dai nostri fornitori.
MB – Sì, diciamo che stiamo cercando di capire in quale ambito spingerci, quali applicazioni potrebbero essere le migliori per Blocks, che di fatto è un “tuttofare” che può integrare moltissimi device (anche BrightSign, per intenderci) per fornire contenuti visivi sempre più ricercati ed efficaci.
C – Continuerete anche a fare formazione?
CC – Certo, la riteniamo fondamentale, da una parte perché, per noi, conta molto la vicinanza coi clienti, e proporre corsi di aggiornamento in questo è un’arma vincente. In secondo luogo, a volte i prodotti sembrano inadeguati alle esigenze di integratori e progettisti, quando in realtà sono inadeguate le competenze alla base! Ecco perché facciamo i nostri corsi, e insisteremo nel proporli.