Ieri ha debuttato la seconda edizione di MAF – Milano Audiovisual Forum, il nostro evento dedicato ai temi e agli operatori del settore audiovisivo e del Broadcasting. Possiamo certamente dire che i mesi di lavoro sono stati ripagati da un’ottima affluenza e da un generale clima di soddisfazione. Un evento su più livelli che ha riunito sotto lo stesso tetto la condivisione di contenuti – nella plenaria con temi più generali e l’assemblea pomeridiana di HD Forum, e nelle masterclass con interventi più mirati e tecnici – e una vivace area demo, il cui polo di maggiore attrazione è stato il virtual set reale e funzionante proposto da Omnio in collaborazione con i partner e fornitori.
Nell’ottica dei lettori di Connessioni, più vicini agli argomenti dell’ormai chiamato AV Broadcast, uno dei momenti più interessanti è stato proprio la Masterclass a più voci di Omnio e dei partner AV Stumpfl, Roe, Mega Pixel e Stage Precisioni, una overview sul mondo della Virtual Production. Naturalmente. Una riflessione a tutto tondo sulle dinamiche di produzione e del workflow della VP, che stanno incidendo su molti aspetti della content production: dalle tempistiche alla logistica, dalle tecniche di ripresa all’illuminazione, che richiede temperature di colore e calibrazioni, anche in post produzione, dedicate. Un nuovo modo di produrre che necessità di nuove professionalità, quindi percorsi formativi dedicati; ma niente paura, in questo si va per aggiunta: nono saranno le “vecchie” professioni a sparire, anzi saranno le nuove ad aggiungersi a queste.
Grande spazio anche all’audio che, come ha spiegato Anaïs Libolt, Director of Broadcast&Content di Dolby nel suo intervento in plenaria, è capace di bypassare gli aspetti più razionali legati alla visione, per raggiungere una dimensione emozionale e alle volte anche inconscia dell’essere umano. Nel pomeriggio è seguito l’intervento a quattro mani di Donato Masci di Studio Sound Service e di Alberto Gaetti di K-array sulla progettazione in ottica Dolby Atmos degli studi per la musica, la produzione di contenuti e la post produzione. Per chi voleva – e anche oggi desidererà – sperimentare in prima persona, nella stessa sala troverà una postazione di ascolto in Dolby Atmos con soluzioni di diffusione K-array, e accanto la postazione di Dolby Laboratories. Per comprendere meglio questa tecnologia che sta migrando dal cinema all’ascolto musicale tout court.
Durante la giornata mi sono anche dedicata a parlare e intervistare diverse donne presenti a MAF e che lavorano nel settore, e spesso in ruoli di primo piano. Da Silva Bracco di Mediaset a Carla Montanari di Videe, da Natasza Chroscicki di Arri a Giulia Bondielli di Studio Sound Service. Magari è solo un caso, ma magari no, come ci ha raccontato Silvia Bracco: specialmente nell’area editoriale del Broadcasting le donne sono molto presenti, forse proprio per la capacità organizzativa e di gestire molte cose in contemporanea? Vi proporremo le loro interviste nelle prossime newsletter.
Intanto, vi aspettiamo oggi per la seconda (e ultima) giornata di MAF!
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