a cura di Fiamma Andrei
Tim Enterprise e Opera di Santa Croce di Firenze (con la collaborazione di Qualcomm Technologies, Inc.) si sono unite per dare vita a Alla scoperta di Santa Croce: tra passato e futuro in extended reality: un particolare sistema di visite guidate tramite l’utilizzo, appunto, della realtà aumentata, possibile grazie al 5G a banda millimetrica.
Il progetto unisce arte cultura e scienza per la valorizzazione e condivisione del patrimonio artistico. La presidente dell’Opera di Santa Croce Cristina Acidini, durante la presentazione dello scorso dicembre, ne ha parlato come di una “guida speciale” capace di “estrarre” i messaggi che la memoria dell’arte sacra ha da proporre al visitatore:
“Il luogo che San Francesco visitò originariamente, diventato poi la Santa Croce di Arnolfo di Cambio, propone oggi ai visitatori contenuti intorno alla vita San Francesco, ma anche le memorie di molti personaggi illustri. Tutto questo è muto per definizione: questo dispositivo dà la voce che vorremmo ascoltare di tutti questi alti personaggi, attraverso il proprio Smartphone”.
Ora, prima della descrizione dell’esperienza, alcune precisazioni “tecnologiche”: le connessioni della banda presenti sui telefoni cellulari con 5G forniti da Tim all’Opera e non ancora disponibili in commercio, è sette/otto volte superiore a quella che si ha normalmente con la fibra ottica. Coniugando la competenza di persone nella gestione del patrimonio e nell’ambito tecnologico, Tim Enterprise e Santa Croce hanno così potuto rendere più “immersiva” l’esperienza dei visitatori, e la bellezza accessibile a tutti, hanno spiegato Elio Schiavo ed Enrico Salvatori (rispettivamente Chief Enterprise and Innovative Solutions Officer di TIM e Senior Vice President e President, Qualcomm Europe/MEA di Qualcomm Europe).
Dunque, tramite l’uso del cellulare con 5G e un’applicazione specifica è possibile selezionare il percorso museale che si preferisce tra quello dedicato a “I grandi di Santa Croce” e quello “francescano” (quindi uno più umanistico, artistico e un altro più spirituale): inquadrando le immagini presenti nei cartelli accanto alle opere, appare sullo schermo del telefono una guida speciale, ovvero il protagonista dell’opera selezionata, che la racconta evidenziandone i dettagli (a loro volta portati in evidenza sullo schermo). Attraverso l’utilizzo invece del visore per realtà aumentata è possibile trovarsi al centro del cenacolo vissuto dai francescani (incluso padre Giancarlo, che si è prestato alla realizzazione dei video insieme ad alcuni suoi fratelli) come usavano fare al tempo.
La sensazione è tanto realistica che lascia spaesati. Grazie a questo fortunato binomio adesso sarà possibile fruire in Santa Croce di un “esempio virtuoso di mediazione umanistica tra scienza e arte”.