La parte positiva del “Telelavoro” (lavoro da una postazione distaccata del mio ufficio, con gli stessi orari), che qualche volta si trasforma anche in “Smartworking” (lavoro da dove voglio e quando voglio), è che i tempi morti dovuti agli spostamenti casa-lavoro sono azzerati. La libertà di decidere se stare in abiti casalinghi, magari di spostare la scrivania in terrazza non ha prezzo, in più la tranquillità di un posto familiare mi rende più produttivo. Riesco anche a seguire alcuni Webinar che mi sono sempre lasciato per quando avrei avuto tempo!
D’altro canto mi sono accorto che non siamo ancora tutti pronti a fare di questa necessità una nuova modalità: tra dispositivi che mancano (videocamere, microfoni) rimbombi, eco ed effetti Larsen come se piovesse, non sempre siamo dotati dei giusti strumenti. Un buono spunto per questo periodo è quindi che le sale per videoconferenza devono essere fatte AMMODINO… che in patria Toscana, dove ci troviamo, significa “a modo”, ovvero allo stato dell’arte. E questo vale per tutti, non solo in Toscana
Cristiano Masi, International Business Development, Connessioni