Il noto media artist turco-statunitense ha aperto ISE 2022 con l’opening keynote di martedì 10 maggio intitolato “Exploring the heritage of tomorrow” e dedicato alle nuove frontiere dell’intelligenza artificiale nelle produzioni artistiche multimediali.
“Uso i dati come colori e dipingo con un pennello pensante, con l’aiuto dell’intelligenza artificiale”. Così Refik Anadol definisce la sua pionieristica ricerca nell’arte multimediale. Un’intersezione tra architettura, scienza, digitalizzazione e tecnologie audio/video che diventa emblema di questo ISE della ripartenza. La sua missione, affrontare le sfide e le possibilità lanciate dal computing. Cosa significa essere uomini nell’era dell’AI? Le macchine possono davvero apprendere, avere coscienza e sentimenti, magari sognare?
Nel 2008, da studente universitario, realizza la sua prima installazione di mapping in Turchia, dal 2014 in poi, la sua evoluzione concettuale verso arte e linguaggi di programmazione è confluita nel Refik Anadol Studio di Los Angeles, dove nascono sculture e dipinti tridimensionali site-specific, trasformazioni digitali di edifici celebri in tutto il mondo, performance AV dal vivo e installazioni immersive. Opere che coinvolgono artisti, architetti, data scientist e ricercatori con diversi background professionali e personali: dalla commistione tra queste competenze, un grande portfolio di progetti che hanno già toccato 50 città in sei continenti. Per poi approdare finalmente a ISE, la casa dell’integrazione, e a Barcellona, la casa dell’architettura che sa guardare oltre. “In the Mind of Gaudí” è infatti il nome dell’opera digitale ispirata a Casa Batlló e al suo celebre architetto, esposta nel Gaudí Cube, la prima stanza al mondo con sei lati e pareti fatte di LED. In mostra, ben visibili, le opportunità creative della combinazione tra immagini digitali, big data e AI e nuovi modi per avvicinare questo tipo di art al grande pubblico.
“Benvenuti a Barcelona, è stato un lungo viaggio ma siamo arrivati – conclude Mike Blackman, managing director di ISE, nell’accompagnare il tradizionale opening della fiera -. Abbiamo coinvolto una personalità pazzesca, che ha creato un’opera digitale altrettanto sorprendente, e puntiamo sulle esperienze immersive con tanti percorsi dentro e fuori la Fira. Parliamo di projection mapping, di digitalizzazione dell’arte, di multimedialità e anche di NFT. Il tutto, abilitato dalla migliore tecnologia sul mercato, di nuovo protagonista di questi giorni tanto attesi dalla community AV”.