Restiamo in tema di content creation e di broadcast, con un secondo approfondimento dedicato ai canali e alle tendenze tecnologiche emergenti, che influenzeranno nei prossimi anni anche il mercato delle soluzioni AV.
L’evoluzione tecnologica sta profondamente influenzando le abitudini dei consumatori italiani, sempre più smart e connessi. A maggior ragione nella fruizione dei contenuti multimediali, che siano per lavoro o per svago, principalmente gestiti tramite smartphone. Tuttavia, nel 2023 smartwatch, smart speaker e smart tv hanno registrato buoni ritmi di crescita.
I dati BVA Doxa, presentati nell’Osservatorio Digital Content del Politecnico di Milano, dicono anche che circa l’80% degli italiani si dedica a contenuti di informazione, video di intrattenimento e musica. Riviste, videogiochi e podcast riguardano invece 1 utente su 2. In particolare, aumenta la percentuale di chi acquista contenuti digitali: i video on-demand risultano centrali per circa due terzi dei rispondenti. Nonostante la maggioranza intenda a mantenere costante il budget mensile, quest’ultimo è destinato a crescere progressivamente.
Quali tecnologie per i contenuti digitali?
“I recenti sviluppi nel panorama digitale, vedi Web3, metaverso e generazione automatica di contenuti, stanno ridefinendo mercato e paradigmi di consumo”, spiega Samuele Fraternali, direttore dell’Osservatorio Digital Content. “Tra sfide e opportunità, affiorano diversi elementi a cui le imprese devono prestare attenzione. Primo, capire come trasformare le sperimentazioni in modelli produttivi e distributivi strutturati. Ecco perché serve comprendere le potenzialità di breve e medio termine, per gli utenti e per l’industria, identificando precise direttrici di investimento”.
Partiamo dunque dal concetto di Web3, associato all’idea di decentralizzazione, di componibilità delle applicazioni, di accessibilità dei servizi, di privacy. In generale, della possibilità per gli utenti di gestire la propria identità online senza intermediari. Alcuni esempi concreti potrebbero essere la maggiore tracciabilità e trasparenza nella filiera, associata all’idea di equo compenso per i differenti attori, nonché la creazione di mercati secondari. L’industria dei contenuti digitali si sta inoltre interrogando sul perimetro di utilizzo dell’AI generativa. Da un lato, emerge l’efficienza nella redazione di contenuti audio, testuali e visivi, dall’altro persistono forti criticità circa i temi legati all’etica e al diritto d’autore. Per quanto riguarda il metaverso, la “bolla” sta regredendo, anche a fronte di un cambio di focus verso l’intelligenza artificiale. Le aziende stanno tuttavia capendo come sfruttare i mondi virtuali per aumentare il coinvolgimento degli utenti, promuovere il proprio brand o esplorare nuove modalità di distribuzione.