A tre settimane dall’inizio di ISE, il 21 aprile l’organizzazione ha invitato i giornalisti per una conferenza stampa online tenuta dal Managing Director Mike Blackman, per illustrare come si volgerà l’edizione primaverile che ci attende. In sintesi potremmo dire: nessuna nuova, buona nuova, il che in un periodo di continui cambiamenti, già non è male.
Eventi, aree di interesse, formazione e mostre sterne sono state tutte confermate, secondo quanto era stato annunciato nelle scorse settimane. Per vistarli potete utilizzare il codice 86ZWMXDG per un accesso gratuito in fiera.
I punti salienti sono che anche se ISE non sarà esattamente quello che abbiamo conosciuto, avrà comunque molte carte da giocare e opportunità da offrire a visitatori ed espositori, sintetizzate in una slide: cinque padiglioni, 45.000mq occupati, oltre 800 espositori, una decina di eventi formativi sui mercati verticali più quelli organizzati dalle aziende. Quest’anno i Key note saranno due: il 10 maggio alle 18,00 parlerà Refik Anadol, artista multimediale che parlerà dell’estetica del dato e dell’intelligenza artificiale, mentre l’11 sempre alle 18,00 potremo seguire la relazione Next Generation Immersive Entertainment, di Alan Greenberg CEO e fondatore di Illuminarium specializzata in contenuti interattivi, immersività e design. Per la prima volta ci sarà anche una “Influencer Room”, che ci è sembrato un ulteriore esempio del progressivo scambio tra modi e metodi dei settori professionali e consumer.
Sul versante delle “Experience”, ISE ha voluto dare una ulteriore motivazione ai visitatori per raggiungere la fiera: nei giorni di fiera sarà infatti possibile visitare i 650 mq di Art Experience, allestiti da ISE in collaborazione con Exhibition Hub, e assistere – dal 9 all’11 – allo spettacolare mapping che avrà luogo alla Plaça d’Espagna, dal titolo I RISE, evocativo e referenziale del nostro settore allo stesso tempo.
All’evento hanno partecipato anche i rappresentanti delle due associazioni co-organizzatrici di ISE: Daryl Friedman, Global President and CEO di CEDIA, e David Labuskes, CEO di AVIXA. Sempre molto interessante il contributo di AVIXA su numeri e tendenze, desunti dalle carie indagini di mercato che finanzia: un messaggio positivo dato, dopo le difficoltà della prima “era Covid”, perché nel giro di 3-4 anni il settore dell’AV dovrebbe superare di 1/3 i valori del 2019, arrivando a livello globale 329 miliardi di dollari. La speranza degli Italiani, che vogliamo vedere tramutata in una aspettativa, è sempre la stessa: di poter condividere almeno in parte queste tendenze, e di poterne vedere le ricadute positive anche nel nostro mercato.
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