Allo scorso ISE abbiamo incontrato Chris Parker, Senior Product Manager Sharp Europe, che ci ha illustrato il monitor interattivo 4K da 70”, frutto della collaborazione con Windows
“Questo è il primo modello di Windows Collaboration Display nel mercato globale… pare proprio che siamo i primi!” Con queste parole piene di orgoglio ci ha accolto Chris Parker, Senior Product manager di Sharp Europe, allo stand del suo distributore Maverick durante ultimo ISE.
Il monitor sviluppato da Sharp sfrutta le certificazioni ufficiali di Microsoft (Office365, Teams, Skype for business) e consente di connettersi facilmente per fare videoconferenze e chat da remoto. Inoltre, utilizza la tecnologia brevetto della casa nipponica Pen-on-paper (grazie alla quale la scrittura con un dito o con una penna viene percepita come quella di una vera e propria penna su un foglio di carta) e integra un altoparlante, una videocamera 4k e un microfono per campo lontano (fino a 6 metri). Ma ciò che rende davvero speciale il WCD, secondo Parker, è la presenza del sensore IoT che, attraverso la piattaforma Cloud e il software Microsoft Azure, trasmette dati in tempo reale sulla qualità dell’aria, della luce, della temperatura e umidità, e del livello di CO2 delle sale riunioni. “L’obiettivo è rendere le sale riunioni confortevoli”, spiega Parker e continua: “Perché se ti senti a tuo agio, probabilmente lavorerai meglio e le riunioni saranno più produttive”.
Sharp WorkSpaces è invece il software (il primo software venduto da Sharp) che, attraverso la sottoscrizione al servizio, permette di accedere ai dati raccolti dal sensore IoT “per poter esaminare i dati delle riunioni e, di conseguenza, fare le giuste scelte e capire se queste portano a maggiore efficienza” sottolinea Parker.
Nell’ultima parte dell’intervista abbiamo chiesto a Parker sul nuovo approccio di Sharp : “Qui all’ISE, oltre a presentare la nuova piattaforma in collaborazione con Maverik, abbiamo partecipato a Smart Building Conference, che ha avuto luogo il giorno prima della fiera. L’obiettivo della partecipazione era avviare un dialogo con i professionisti coinvolti nel Facility Management, o comunque interessati a soluzioni di smart building”. Il mondo business/corporate al momento fa un po’ da traino nello sviluppo di questo mercato rispetto ad altri settori come quello educativo/istruzione ma Parker avverte: “I costi di un cattivo meeting sono nascosti; se puntiamo al benessere delle persone e degli spazi otterremo un ROI che ci ripagherà di ogni spesa e fatica”.