Joé Lloyd, Senior Director Communications AVIXA, commenta con noi l’esito del primo evento completamente virtuale organizzato da Avixa: “orgogliosi di quanto fatto, consapevoli di poter migliorare, con l’obiettivo di unire nei prossimi eventi l’ambiente fisico a più contenuti virtuali e on demand”.
Sembrava impossibile pensare a un anno senza InfoComm. Ma AVIXA ha risposto all’emergenza globale organizzando dal 16 al 18 giugno il suo primo evento completamente virtuale: Infocomm 2020 Connected. Una proposta inedita che ha saputo comunque riunire i professionisti AV di tutto il mondo in un grande ambiente fieristico virtuale, dove assistere a convegni sui trend del mercato, workshop tecnologici, webinar e nuove opportunità professionali.
E la risposta c’è stata, anche se con cifre non paragonabili alla fiera “in presenza”. Parliamo di 23.408 visitatori registrati – il 41% non di nazionalità statunitense –, 495 espositori e 74 sessioni “spalmate” su 11 ore consecutive, ogni giorno dalle 6 alle 22, che hanno ottenuto 59.662 visualizzazioni. Bene anche il networking, con 1.117 incontri programmati tra pubblico e aziende e ben 14.277 messaggi scambiati in chat. Tra i partecipanti c’eravamo naturalmente anche noi di Connessioni, che abbiamo seguito i keynote e gli interventi più rilevanti per “tradurli” in alcunia articoli che troverete sul sito e nella nostra newsletter.
La voce di AVIXA
Abbiamo chiesto a Joé Lloyd, Senior Director Communications AVIXA, di raccontarci come è andata questa grande novità, se ci sono aspetti da migliorare e, soprattutto, se questa esperienza proseguirà anche nell’era post Covid-19.
Connessioni – Siete soddisfatti del risultato dell’evento?
Joé Lloyd – Siamo incredibilmente orgogliosi del modo in cui il nostro team si è organizzato per dare vita a questo evento in un periodo di tempo così breve. Siamo altrettanto contenti della pronta risposta del settore alle nuove opzioni virtuali. Insomma, “buona la prima” ma sappiamo che c’è margine di miglioramento. Anche se la struttura è già al lavoro sulle prossime iniziative, abbiamo avviato un’indagine aggiuntiva sui principali stakeholder della manifestazione e attendiamo il loro feedback per continuare a garantire proposte in linea con le loro aspettative.
C – L’evento virtuale può sostituire gli show in presenza? O meglio, in quali aspetti il virtuale non può sostituire il live?
JL – La questione non è sostituire gli eventi classici, ma possiamo pensare a come migliorarli. Anche se siamo riusciti con successo a unire la community AV in questo tempo di restrizioni, il vero piano è quello di implementare l’ambiente fisico con componenti virtuali, raggiungendo così i professionisti che non possono presenziare in loco. Come possiamo rendere la loro esperienza coinvolgente come quella di chi partecipa fisicamente alla fiera? Questi sono gli obiettivi su cui lavorare e le opportunità di crescita per noi e per le aziende sponsor.
C – Come mai i seminari sono stati registrati?
JL – Abbiamo scelto di pre-registrare alcuni contenuti per minimizzare il rischio di problemi tecnici e per dare ai nostri speaker una maggiore flessibilità. Ogni singolo relatore era comunque online e disponibile per tutta la durata della sessione, pronto a fornire risposte e a interagire in tempo reale con il pubblico tramite la funzione chat della nostra piattaforma.
C – I contenuti on demand continuano a essere visualizzati?
JL – Già durante la settimana di InfoComm Connected i partecipanti già tornavano sulle sessioni on-demand per riguardarle. La piattaforma rimarrà aperta fino al 21 agosto, e continuiamo a ricevere nuove registrazioni, così come notiamo il “ritorno” dei partecipanti su contenuti non ancora visualizzati.
C – Le aziende “presenti” avevano un pagina dedicata, con informazioni, contatti, nuovi prodotti, ecc. Gli sponsor e i visitatori hanno ritenuto utile l’iniziativa?
JL – La piattaforma di Connected è stato un ottimo modo per connettere domanda e offerta. Abbiamo proposto annunci, contenuti da scaricare e stand virtuali. I nostri espositori hanno potuto condividere video e utilizzare le iniziative di networking per gli incontri commerciali più “tradizionali”. La navigazione virtuale ha certamente regalato ai visitatori un’esperienza più dettagliata: hanno potuto trascorrere molto più tempo con gli espositori rispetto a quello normalmente concesso nelle fiere.
C – Questa esperienza avrà seguito indipendentemente dal Covid-19? Sarà ripetuta?
JL – E’ stata un’esperienza di apprendimento fantastica, mentre stiamo ancora valutando i prossimi passi siamo certi che cercheremo nuovi modi per integrare contenuti on-demand e virtuali, e soprattutto nuove modalità per permettere a davvero a tutti di partecipare agli eventi.
Nel frattempo, AVIXA ha già comunicato le date di Infocomm 2021, in programma dal 12 al 18 giugno (esposizione dal 16 al 18 giugno) presso l’Orange County Convention Center di Orlando.