Il secondo giorno di fiera è stato anche teatro del secondo Keynote – ebbene sì, quest’anno ne abbiamo ascoltati due! -, tenuto da Alan Greenberg CEO creatore e co-fondatore della società di entertainment Illuminarium e dal suo collega Brian Allen, che ci hanno raccontato le emozioni e le tecnologie che rendono queste esperienze immersive davvero memorabili.
Alan Greenberg inizia la sua carriere come creator di media interattivi e tradizionali per i mercati educational, sanità e servizi di viaggio, per approdare poi all’intrattenimento. Anzi, a quello che si potrebbe chiamare “edutainment”. Fonda così Illuminarium, società di intrattenimento esperienziale che grazie all’uso di tecnologie digitali e innovative trasporta il pubblico attraverso un’esperienza sensoriale senza precedenti e permette ai visitatori di vedere, sentire e persino vivere esperienze uniche.
“We democratize the world’s most amazing experience – dice Greenberg durante il keynote – vi piacerebbe fare un safari o camminare sulla Luna? Illuminarium crea un’immersione cinematografica in mondi diversi, a partire da un safari africano, uno splendido giardino, e perfino
una camminata sulla luna, fino a una nuova esperienza notturna. Cosa significa realtà immersiva? È necessario tenere conto degli eventi emotivi e cognitivi del pubblico e considerare i cinque sensi per suscitare una risposta, un ricordo oppure far nascere una domanda. Appena si varca la soglia di Illuminarium ci si trova immersi nei contenuti multimediali, ma questi non bastano e per ottenere coinvolgimento. Dobbiamo tenere conto di ogni singolo dettaglio nell’intreccio tra tecnologia e sentimenti”.
L’ultimo progetto di Greenberg si trova ad Atlanta, negli Usa, ed è nato con l’obiettivo di creare un riferimento per l’intrattenimento dedicati sia turisti sia ai locali. Il futuro è in espansione, con contenuti immersivi ispirati non solo alla natura e alla vita reale ma anche a tutto ciò che è culturalmente, umanamente e artisticamente significativo.