Il mercato italiano nel dell’Internet of Things ha visto, nel corso del 2018, un incremento record del 35%, arrivando a toccare i 5 miliardi di euro. Uno studio dell’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano propone cifre e valutazioni.
Un notevole + 35% è il dato fatto segnare, per il 2018, dal mercato italiano dell’IoT, a dimostrazione del fatto che questo settore di sviluppo tecnologico è in piena fioritura. Secondo le ricerche del Politecnico di Milano, quasi metà del mercato è costituito da contatori intelligenti (1,4 mld) e automobili connesse (poco più di 1 mld). Smart Home (+52%) e Smart Factory (+40%) sono invece i segmenti che mostrano la crescita più spettacolare. Anche la Smart City manda un segnale importante: il 36% dei Comuni ha avviato progetti negli ultimi tre anni, con iniziative più robuste e innovative, mentre il 58% delle fabbriche ha avviato almeno un progetto di Industrial IoT.
Insomma, la conclusione è ovvia: il mercato italiano dell’Internet of Things continua a crescere a ritmi sostenuti, raggiungendo il valore di 5 miliardi di Euro, con un aumento del 35% rispetto al 2017, spinto sia dalle applicazioni che sfruttano la “tradizionale” connettività cellulare (2,8 miliardi di euro, +27%), sia da quelle che utilizzano altre tecnologie di comunicazione (2,2 miliardi, +47%).
La crescita del mercato italiano è in linea con quella degli altri paesi occidentali, dove oscilla fra il +25% e il +40%, trainata soprattutto dai servizi abilitati dagli oggetti connessi che coprono ormai il 36% del mercato, pari a 1,8 miliardi di euro e in aumento del 44% rispetto all’anno precedente.
I driver del mercato IoT
Molto rilevante l’effetto degli obblighi normativi, che hanno portato all’installazione nel 2018 di quattro milioni di contatori del gas connessi e 5,2 milioni di contatori elettrici intelligenti di seconda generazione. Il secondo ambito più sviluppato è costituito dalle Smart Car, che valgono poco più di 1 miliardo e rappresentano il 21% del mercato, con 14 milioni di veicoli connessi, un terzo del parco auto circolante in Italia. Addirittura il 70% dei veicoli immatricolati nel 2018 è dotato di sistema di connessione SIM o bluetooth fin dalla produzione.
Seguono le applicazioni per lo Smart Building (600 milioni di euro, +15%), principalmente per la videosorveglianza e la gestione dei consumi energetici all’interno dell’edificio, le soluzioni IoT per la logistica utilizzate per la gestione delle flotte aziendali e per antifurti satellitari (465 milioni, +29%) e le soluzioni per la Smart City (395 milioni, +24%). Da non trascurare anche la Smart Home (380 milioni), l’ambito con la crescita più elevata, pari al +52%, e le applicazioni di Smart Asset Management (270 milioni, 25%), Smart Factory (250 milioni, +40%) e agricoltura smart (100 milioni di euro, 2% del mercato). Secondo lo studio dell’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano, l’offerta di soluzioni IoT è molto dinamica e in continuo sviluppo anche grazie alle startup.
Presentata in occasione del convegno “Buon compleanno Internet (of Things)”, questa interessante ricerca ha il pregio di proporre cifre concrete a supporto dell’impressione diffusa, tra professionisti ma non solo, che l’IoT sia in grande sviluppo.
“Il mercato italiano dell’Internet of Things è in pieno sviluppo” – conferma Giulio Salvadori, Direttore dell’Osservatorio Internet of Things. “Le tecnologie evolvono e si espandono le reti di comunicazione LPWA (Low Power Wide Area) a cui si affiancano le sperimentazioni 5G. Proliferano le startup e nascono nuove opportunità di mercato, ad esempio con In-Thing purchase e approcci design-driven”.
“In un mercato in grande fermento” – secondo la professoressa Angela Tumino – “diventa sempre più strategica la capacità di estrarre valore dai dati raccolti, che possono abilitare nuove opportunità di business per le imprese e permettere di integrare l’offerta con nuovi servizi a valore aggiunto. Proprio i servizi, come la manutenzione predittiva dei macchinari all’interno delle fabbriche o il monitoraggio dello stato di occupazione dei singoli parcheggi in città, rappresentano un forte traino per il settore IoT.”
Cosa ci riserva il futuro?
Secondo le previsioni dell’Osservatorio, la crescita del mercato italiano IoT continuerà anche nel 2019, concentrata prevalentemente nei segmenti Smart Metering, Smart Car, Smart Home e Industrial IoT. Nei prossimi mesi saranno installati altri 4 milioni di smart meter gas e 5,8 milioni di contatori elettrici di seconda generazione. Inoltre, a partire dalla fine del 2020 anche i contabilizzatori di calore di nuova installazione dovranno essere gestibili da remoto e dal 2027 l’obbligo riguarderà tutti i contatori in uso.
Prevista una crescita significativa anche delle Smart Car, con l’entrata in vigore da marzo 2018 per le nuove omologazioni dell’obbligo legato all’eCall (l’allerta automatica per attivare servizi di soccorso in caso di incidente) e per l’offerta dei nuovi servizi abilitati dalla connettività, come la manutenzione preventiva basata sul monitoraggio dei componenti e l’integrazione degli smart speaker nelle auto, che consentiranno agli utenti di interagire con il proprio veicolo tramite la voce.
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