Se è vero che ripetersi è ancora più difficile che vincere, Music Inside Rimini si presenta alla prova della 2da edizione con un preciso piano di crescita che quest’anno prevede nuove aree espositive e una più ampia offerta formativa.
Dal 7 al 9 maggio 2017, presso la Fiera di Rimini, andrà in scena la seconda edizione di Music Inside Rimini (MiR), manifestazione organizzata da Italian Exhibition Group (IEG), la nuova Società fieristica frutto dell’integrazione tra Rimini Fiera e Fiera di Vicenza.
Quest’anno, il MIR si rinnova e cresce col lancio di due nuove aree espositive, dedicate rispettivamente al Broadcasting e ai Sistemi Integrati, nelle quali si potranno trovare attrezzature e tecnologie legate al mondo dell’audiovisivo e scoprire le soluzioni più evolute per l’integrazione di progetti audio/video. L’idea di fondo, dunque, è quella di proporre una manifestazione in grado di coinvolgere una gamma sempre più ampia di interlocutori che vanno dagli addetti ai lavori al pubblico amante delle Live Technology Show, grazie anche all’organizzazione di eventi e demo dedicati a lighting, audio, rigging, video, design e clubbing. In questo contesto, si inserisce anche la collaborazione con “Connessioni” per accrescere l’offerta formativa con seminari e incontri che spaziano dall’uso della multimedialità per lavorare e studiare all’integrazione dei sistemi nei settori nautico, IoT, parchi a tema, Digital Signage e comunicazione visiva.
Progetto strutturato per 5 anni
“Music Inside Rimini – dice Marco Borroni, Group Brand Manager International Exibithion Group SPA – è un format unico nel suo genere, in grado di offrire un panorama innovativo e moderno, più dinamico, pensato per tante categorie: professionisti, buyers, services, organizzatori di eventi, lighting e audio designers, system integrators e broadcasters”. MIR è infatti un progetto “aperto”, in crescita, strutturato su un periodo di cinque anni, che si ripropone l’ambizioso obiettivo di diventare un punto di riferimento per un mercato vario e in costante evoluzione. Conclude infatti Marco Borroni: “MIR prende spunto dal passato ma si proietta decisamente sul futuro. È una manifestazione che cresce in tutte le sue parti, nell’esposizione come nel festival, negli eventi collaterali e in quelli formativi. MIR vuole anticipare le tendenze che consentiranno di crescere sotto il profilo dell’internazionalizzazione, oltre che mettere in un unico contenitore un appuntamento che raccolga molte filiere produttive”.
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