Un appuntamento mancato ci ha dato l’inaspettata opportunità di intervistare Vincenzo Lalli, Country Manager di Extreme Networks, e fare così un salto nel mondo delle soluzioni di networking. Senza le quali oggi né la strutturazione di luoghi di lavoro moderni, né la creazione di un impianto AV sarebbero possibili.
Extreme Networks fornisce soluzioni e infrastrutture di networking per aziende, mondo retail, sanità, hospitality e per ogni cliente, grande o piccolo, che abbia necessità di una rete intelligente per veicolare documenti, informazioni, rimanere in contatto con partner e clienti. L’azienda è cambiata notevolmente nel corso del tempo e oggi, grazie anche alla recente acquisizione di Aerohive Networks, che ha portato in azienda know how in tema LAN Wireless e soprattutto servizi Cloud, punta su un rinnovo e un ampliamento dell’offerta.
Vincenzo Lalli, Country Manager di Extreme Networks Italia, che con i suoi 14 anni di attività al suo interno ha visto e vissuto questo sviluppo, oltre a lasciar trapelare un forte entusiasmo per le evoluzioni in corso, ci ha informato sugli obiettivi e le strategie di crescita di Extreme Networks.
Connessioni- Extreme Networks è la stessa di quattordici anni fa?
Vincenzo Lalli – È cambiata molto, anche in relazione all’evoluzione del mercato: da azienda di telecomunicazioni per clienti di fascia alta, quando questi servizi sono divenuti una commodity per le aziende siamo divenuti un provider di soluzioni basate su Cloud, con micorservizi velocemente disponibili per la digital transformation, nell’obiettivo di arrivare nei prossimi sei mesi a un’architettura di IV generazione, con affidabilità, come si dice comunemente, 11/9, ovvero paragonabile a quella di colossi come Amazon o Google.
In questo percorso l’azienda ha acquisito molti key partner che hanno apportato nuova tecnologia: parliamo delle divisioni strategiche di Brocade, di Alaya, di Motorola e l’ultima di Aerohive Networks con la sua tecnologia di Cloud di terza generazione. Inoltre, una riorganizzazione interna, in seguito a dei cambiamenti ai vertici, ha portato diverse novità e, soprattutto in Italia, una crescita costante.
C – Dopo questi importanti cambiamenti, quali sono gli obiettivi per il 2020?
VL – Ovviamente di crescere! L’azienda si ripropone di lavorare a più livelli: un refresh dei nostri prodotti per il 70% dell’offerta disponibile, che vuol dire accelerare l’evoluzione del portafoglio più che cancellare qualcosa; il passaggio di tutte le soluzioni su Cloud. Il terzo “pilastro” è la stratificazione, per adattare le soluzioni alle esigenze dell’utente: i clienti possono così accedere alla tecnologia per livelli successivi, dal più basso a quello top; sarà molto interessante l’AI, che decliniamo in due aree: la sicurezza diffusa, ovvero per consentire un adattamento costante e dinamico dell’infrastruttura, anche in caso di anomalie per esempio, oppure sul fronte dell’automazione, per gestire rapidamente con un drag&drop una richiesta di assistenza o sostituzione di prodotto in maniera totalmente trasparente al cliente.
E infine la flessibilità, intesa come agilità, per fornire nuovi servizi in tempo reale, agendo anche sul Cloud senza chiedere al cliente un fermo dell’infrastruttura.
C- Come siete strutturati in Italia?
VL – Si tratta di un ufficio sales e marketing, lavoriamo su più livelli e con staff dedicati: gli account executive seguono direttamente i clienti di alto profilo, che richiedono soluzioni più importanti sia dal punto di vista economico che da quello dell’impegno progettuale; un secondo gruppo segue i clienti che hanno bisogno di servizi meno customizzati; la terza struttura provvede al supporto tecnico, è formata da system engineer che forniscono un aiuto a entrambe le componenti vendita.
Il nostro modello di vendita è completamente mediato, quindi vendor, distributore, reseller, ed end-user, e il nostro portafoglio clienti spazia un po’ su tutto il mercato; si va da Leonardo, ex Finmeccanica, a Enel, Istat, Università di Milano, ma a volte collaboriamo anche con questi clienti con i loro stessi clienti. Quest’anno abbiamo rivolto il nostro sguardo anche all’area medicale, un mondo un complesso in particolar modo in Italia.
Sono molti anche i punti di contatto con il mondo che Connessioni più rappresenta, ovvero quello dell’AV: Prase Media Technologies è un nostro distributore, così come Link.
C – Che cosa caratterizza Extreme Networks?
VL – La nostra azienda riesce a fornire soluzioni che crescono e si adattano alle esigenze del cliente, inoltre riusciamo a fornire il cosiddetto ‘single pane of glass’, ovvero un’unica interfaccia che permette di utilizzare e implementare tutte le soluzioni di cui ha bisogno, integrando anche quelle di terze parti aliene a Extreme.
Un altro punto di forza di Extreme è una rete di assistenza postvendita composta da personale assunto direttamente dall’azienda. Quest’ultimo aspetto ci è stato riconosciuto anche da un’indagine condotta da Gartner, Peer Insight, secondo la quale risultiamo in testa a grandi marchi per soddisfazione dei clienti, soprattutto sotto l’aspetto del supporto tecnico che forniamo.