Prosegue la serie dei dialoghi al balcone, ognuno dal nostro studio di casa. In questa mano di poker del tempo sospeso, “vincerà” chi conosce meglio l’avversario e trae il meglio dalla situazione
E in questo tempo sospeso, se c’è qualcosa che la crisi dovuta al Covid-19 non ha sottratto, queste sono le idee. Anzi, la forzata sedentarietà ha spinto molti a mettere in cantiere iniziative che in un periodo normale sarebbero state posticipate… tempo libero impreventivato è un’occasione da non perdere. Premessa, doverosa: non ho alcuna intenzione di “esaltare” questo periodo che, comunque lo si voglia vedere, rappresenta e rappresenterà un grosso problema per l’economia mondiale, la situazione è quella che è e ce la dobbiamo vedere con la pessima mano di carte che ci è capitata. Ma non stiamo giocando a scala 40 o a scopa, bensì a poker; e nel poker, si sa, non vince necessariamente chi ha le carte migliori, ma chi conosce meglio l’avversario e sa far fruttare le carte che gli sono capitate in sorte.
Sembra proprio questa la situazione di tanti che, come il sottoscritto, si sono trovati all’inizio di questa crisi a pensare che il lavoro si sarebbe fermato, ma non immaginavo che proprio la forzata inattività avrebbe portato a un vero e proprio “boom delle idee”! Il 5 marzo o giù di lì pensai: “Chissà per quanto tempo non riceverò richieste, se non cose sporadiche! Le aziende chiuderanno, le riviste congeleranno tutto o quasi in attesa della riapertura, di eventi ovviamente non si vedrà neanche l’ombra per un bel po’…” Insomma, mi chiedevo: che farò nelle prossime settimane? Inizierò un nuovo romanzo, magari, oppure leggerò quella dozzina di libri cui ancora non ho trovato il tempo di dedicarmi.
E invece, dai giorni immediatamente seguenti all’inizio del lockdown molte aziende, lungi dall’ibernarsi in attesa di tempi migliori, hanno giustamente pensato di approfittare di queste incredibili settimane di “tempo congelato” per mettere in cantiere una quantità di lavori che, normalmente, “sì, sarebbe da fare, ma vedremo, ora c’è l’ISE!” oppure “Sì, certo, il sito ha bisogno di una rinfrescatina, ma non ora, ci penseremo magari in estate, certo se non parte quella grossa fornitura, perché in quel caso avremo altro a cui pensare!”
Ecco, in questo momento le aziende stanno mettendo a frutto il tempo a disposizione per guardare bene il sito web, farsi venire nuove idee commerciali in vista della riapertura (con preparazione, per tempo, dei testi necessari, brochure, presentazioni ecc…) e soprattutto, tanto tempo per pensare e ideare.
Bisogna sottolineare che si tratta di un modo profondamente diverso di lavorare: oltre a scivere produco anche cortometraggi, e di questi tempi non posso recarmi su un set; non posso presenziare a un evento sul quale poi scrivere un articolo; non posso contribuire alla gestione del mio amato teatro di posa, che riaprirà – si spera – dopo la metà di aprile. È vero, però, che dopo l’aratura viene la semina, e noto in giro – questo lo affermo a gran voce – tanta voglia di seminare, e di seminare bene. Da qui bisognerà ripartire: dalle tante, tantissime idee che in questo periodo sento germogliare, e che speriamo – tutti assieme, ciascuno a seconda delle proprie competenze – di poter mettere in pratica quanto prima.
Forza e coraggio! Perché, tra un po’, non si parli più di queste settimane come di uno “Stop” ma… di uno” Stop and Go!”