Il Festival Diffrazioni, organizzato dal Conservatorio, ha appena avuto luogo a Firenze, la nostra città; un’occasione per riflettere ancora una volta sul legame tra tecnologia, arte contemporanea ed espressione poetica.
In apertura di questo editoriale, vorremmo come prima cosa ringraziare le aziende che hanno voluto dedicare tempo, energie e i loro migliori prodotti per far vivere le opere previste dal Festival Diffrazioni: K-array, che ha fornito la diffusione sonora per le opere previste alle Murate e presso l’Abbazia di San Miniato al Monte, Sony, con alcuni videoproiettori della serie VPL da installazione, EPA Sound con la diffusione sonora per le salette dedicate alle installazioni multimediali permanenti, sempre presso le Murate, e Maurizio Fontanelli di Iteck, noleggiatore e System Integrator, che ha messo a disposizione una serie completa di display e monitor.
È anche grazie a loro se, durante i cinque giorni di Festival dal 26 al 30 marzo, la città ha potuto apprezzare le opere e i contributi Esther Lamneck del Dipartimento di Music&Performing Arts della Steinhardt School di New York, ma anche l’intervento sul futuro della Robotica, della Professoressa Maria Chiara Carrozza della Scuola Superiore di Sant’Anna, la Lectio Magistralis di Piergiorgio Oddifreddi su Arte, Matematica, Scienza e Tecnologia, o del Prof. Lamberto Maffei su Arte, Cervello e Creatività, e ancora la ripresa della composizione The Wasteland del Maestro Belfiore, ispirata al poema di T.S. Eliot, presentata la prima volta 20 anni fa e riproposta nella cornice di San Miniato al Monte, e naturalmente le opere degli allievi del Conservatorio, impegnati in eventi multimediali, opere permanenti di mapping e di musica elettroacustica.
Mille occasioni diverse, dai concerti, alle installazioni, alle conferenze e tavole rotonde, non solo per capire meglio il nesso tra tecnologia, produzione poetica ed espressività, ma anche per comprenderlo attraverso le sensazioni e le emozioni.
Diffrazioni, di cui siamo onorati di essere media partner dal 2017, esiste e continua a vivere grazie al Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze, ai suoi allievi, e soprattutto al Maestro Belfiore, Professore di Musica Elettronica e coordinatore del Dipartimento di Musica e Nuove Tecnologie, ma anche grazie al contributo di molte realtà locali e dei suoi sponsor.
Il Festival tornerà a rivivere il prossimo marzo, nell’attesa possiamo rivedere i molti video e commenti sui canali social del Festival (e di Connessioni!).
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