Progetti, previsioni e programmi e poi all’improvviso tutto cambia. Come resistere? Se si hanno basi solide e si è pronti a cercare (e trovare nuove soluzioni) il cambiamento può essere un’opportunità.
È quello che è accaduto a Paso, azienda che ha puntato sul suo bagaglio di competenze ma che ha anche saputo rivolgere uno sguardo all’innovazione. In una recente intervista, Antonio Faccioni, AD di Paso, ha ripercorso le tappe di crescita della società nata negli anni 70 dalla storica azienda milanese GELOSO, ereditandone il prezioso bagaglio di esperienza, competenza e tecnica.
Negli oltre 90 anni di lavoro non è mai venuto meno il Made in Italy, tratto dominante di Geloso prima e di Paso dopo, qualità molto apprezzata e ricercata all’estero dove l’azienda realizza il 50% del fatturato. Pur offrendo prodotti e competenze a più ampio raggio, Paso ha deciso di puntare sull’EVAC e, dopo l’acquisizione da parte di FBT nel 2012, nuovi investimenti su questo know-how hanno portato le certificazioni UNI 60849 ed EN54, rendendo Paso una delle prime realtà del settore a lanciare un prodotto italiano certificato.
Made in Italy, certificazioni e formazione, con corsi e workshop sia per i dipendenti sia per i clienti, sono i punti fermi che hanno permesso a Paso di crescere e di diventare una realtà solida, capace di resistere e cercare nuovi strumenti per superare questo anno difficile, che ha fatto crollare molte certezze. I progetti di Paso per il futuro sono legati al settore sicurezza: insieme a FBT l’azienda potrà occuparsi di sistemi anche molto complessi, sia per la diffusione sonora professionale sia per gli scopi legati all’EVAC.
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