L’enorme Moschea Djamaa el Djazair di Algeri vanta il più alto minareto del mondo e una delle più vaste e complesse installazioni AV realizzate in un luogo di culto. Il progetto ha visto la partecipazione di diverse società sul piano internazionale, non è mancato il contributo degli italiani, con la consulenza di Stefano De Troia e le forniture di Prase Media Technologies.
Ad Algeri è stata inaugurata alla fine del 2020 la terza moschea più grande del mondo, lunga oltre un chilometro, impreziosita dal minareto più alto mai costruito (265 metri), da un’immensa sala di preghiera (in grado di ospitare fino a 36.000 persone!) e da un’installazione multimediale complessa e stratificata, che comprende un ampio auditorium e diverse sale di proiezione attrezzate con proiettori cinematografici. Il tutto, ovviamente, in una logica di perfetta integrazione con la ricercata architettura della moschea.
Un progetto AV di tali dimensioni richiede necessariamente una grande esperienza in fase di progettazione e per la fornitura dei prodotti necessari. Ecco che si è realizzato il binomio tra il consulente di progettazione per la parte AV, Stefano De Troia, non nuovo a progetti di grande importanza all’estero, e Prase Media Technologies, fornitore di gran parte dei sistemi utilizzati. Ad occuparsi all’atto pratico dell’installazione è stato il System Integrator Advantex. Dice Stefano De Troia: “I punti critici del progetto erano tantissimi. Tanto per citarne uno, l’audio diffuso dal minareto doveva sentirsi fino a tre chilometri di distanza, cosa non facile soprattutto considerando la vicinanza del mare. Si è trattato di un progetto enorme, ho iniziato a lavorarci nel 2017 e abbiamo finito nel 2020. La partecipazione di Prase è stata fondamentale perché con quest’azienda ho un rapporto di fiducia e di conoscenza reciproca, e conoscevo già il contributo in termini di qualità dei prodotti e professionalità che avrebbe introdotto.”
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In riferimento alla parte più propriamente dedicata all’Audio/Video, De Troia racconta: “Oltre alle strutture dedicate al culto, il complesso prevede anche una grande sala congressi e quattro sale cinematografiche. I progetti originali prevedevano addirittura la proiezione in pellicola! Li abbiamo aggiornati, ovviamente, con un occhio al futuro, proponendo soluzioni AV-over-IP che per il 2017 erano direi quasi avveniristiche, e che ancor oggi reggono molto bene. Tutto è cablato e connesso in fibra ottica, il che ci ha consentito di progettare un impianto che distribuisce i segnali per vari chilometri. Fondamentale anche la parte EVAC, che prevede da sola un impianto di circa 10.000 speaker Biamp Apart EN-10H-G e EN-SM6T10-W dedicati.”
Insomma, è tutto pensato in grande per questo fiore all’occhiello dell’Algeria. Gli altoparlanti Community (da poco il marchio è entrato a far parte della proposta Biamp), implementati nella esplanade e nel minareto, si adattano bene all’ambiente algerino, che prevede sabbia, venti molto forti e salsedine. Per la sala di preghiera e la sala congressi sono stati scelti invece degli speaker Tannoy, con dispersione direttiva adatta ad ambienti particolarmente riverberanti. Gli amplificatori Lab.gruppen e il sistema di networking Biamp assicurano infine l’affidabilità del sistema, indispensabile in un progetto di queste dimensioni. Conclude Stefano De Troia: “Per quanto riguarda il lato video, il sistema è attualmente incentrato su proiettori full HD ma è implementabile fino al 4K. Per l’audio, l’aspetto più sfidante è stato misurarsi con ambienti così vasti. Giusto per fare un esempio, ci sono colonne alte 50 metri nei cui capitelli in cemento sono stati installati, in modo discreto ed efficace, dei diffusori in grado di coprire l’intera spianata prospiciente la moschea.”