Quattro edizioni tra l’inizio e la fine di giugno partendo da Barcellona per toccare Monaco, Amsterdam e Londra. Modalità ibrida per dare a tutti la possibilità di partecipare, stand fisici “light” e un format tutto basato sui contenuti, e su una piattaforma “un po’ come Netflix” ci ha raccontato Mike Blackman, Managing Director di ISE.
La scorsa settimana ISE ha annunciato di aver cambiato il proprio format per venire incontro alle esigenze delle aziende e dei visitatori, in continuo mutamento per via delle infinite variabili relative alla situazione pandemica nei vari paesi, in Europa come negli altri continenti. Barcellona, Monaco, Amsterdam e Londra ospiteranno le quattro edizioni, che si svolgeranno in modalità ibrida. Tutti i dettagli in una intervista rilasciata a Connessioni da Mike Blackman, Managing Director di ISE.
Connessioni – ISE sarà ibrida, ed è grande la curiosità sulla piattaforma prescelta.
MB – Non è stato facile, abbiamo valutato molte possibilità e alla fine abbiamo scelto la soluzione sviluppata con Cisco, adatta a rispondere alle necessità di incontro tra le persone, e che lascia ugualmente il giusto spazio e analoghe opportunità di essere notate sia alle grandi come alle piccole. Stiamo lavorando sui contenuti intorno ai quali aziende e visitatori possano essere coinvolti, richiameremo esperti, associazioni, espositori; creeremo canali, centri di interesse, aree animate e aree gestite da espositori… come spiegare, sarà un po’ come la struttura di Netflix!
C – Come sarà la parte espositiva nelle varie location?
MB – Non dobbiamo pensare agli eventi locali come a delle edizioni di ISE in piccolo. Le preoccupazioni principali degli espositori non sono di ordine sanitario, da questo lato stiamo prendendo tutte le precauzioni, ma più sulla effettiva presenza del pubblico. Abbiamo fatto dei sondaggi e chiesto alle persone se avrebbero visitato ISE, e in molti trovavano difficile andare a ISE ma più fattibile visitare un evento locale. Per questo abbiamo portato la fiera dalle persone e scelto ovviamente Barcellona, che resta la base e l’edizione principale, dove potremo incontrare il pubblico del Sud Europa, Amsterdam (sempre presso il RAI), dove ritroveremo una larga parte dei nostri visitatori storici, Monaco al Mac Forum del Munich Airport Center, adatto perché ha zone interne che esterne, e Londra al centro Evolution di Battersea.
C – Come si presenterà la parte espositiva?
MB – Gli espositori possono scegliere tra cinque opzioni di allestimento predefinite, dai 9 ai 100 mq, ci occuperemo direttamente della costruzione e della gestione di ogni manifestazione. Abbiamo pensato un format che non richiede grandi investimenti negli stand, anche perché alcune aziende potrebbero decidere di esporre in tutte le quattro location. Abbiamo lasciato massima libertà agli espositori di partecipare come e dove vogliono, dato che possono avere interessi differenti per le location proposte.
C – Non avremo nessuna possibilità di una edizione italiana?
MB – Quattro edizioni coprono il massimo delle nostre possibilità. Ci piacerebbe poter essere in Francia, in Italia, in Scandinavia, ma stiamo già facendo il massimo… il mio team penso mi ucciderebbe!
C – Come avete preso queste decisioni?
MB – Sempre dialogando con i nostri espositori e partner. Adesso speriamo solo di vedervi presto e tornare agli eventi in persona prima possibile. Finger Crossed!