Per quanto le tecnologie A/V siano decisamente più rappresentative del mondo Educational, non è mancata a Firenze una autorevole voce dedicata al lighting, settore che ha un suo impatto sulla scuola, soprattutto in chiave di risparmio energetico
In un evento dedicato perlopiù, com’è naturale, alle tecnologie audio/video e alla Communication, spicca la presenza di un’azienda, invece, interamente votata al lighting: Sylvania, specializzata in prodotti e sistemi di illuminazione per i settori pubblico, commerciale e privato. A Firenze, abbiamo incontrato Thomas de Bueger, End user & Project Manager di Sylvania, che ha così contestualizzato la presenza dell’azienda a Didacta: “Siamo qui perché già da tempo Sylvania si è specializzata nell’Education, e soprattutto negli ultimi anni abbiamo sentito il bisogno di sviluppare soluzioni di illuminazione più adeguate alle necessità contemporanee, una luce, insomma, più focalizzata sul benessere e sull’apprendimento.”
C – Quindi lighting e scuola, a vostro parere, vanno a braccetto?
TdB – Certo, ma il lighting per la scuola ha un ruolo fondamentale, è importante per l’apprendimento, per il benessere e per le politiche di risparmio energetico. La pandemia, in un certo senso, ci ha aiutati perché ha reso il benessere un concetto fondamentale per le persone, e la politica ha messo un forte accento su cultura, istruzione e risparmio energetico.
C – Secondo voi, c’è molto da fare nelle sciole per quanto riguarda l’illuminazione?
TdB – L’80% degli istituti scolastici è illuminato da tubi fluorescenti, che non vengono più proposti sul mercato, trattandosi di una tecnologia superata. Serve dunque un profondo rinnovamento. Ci sono incentivi legati alla transizione ecologica che ci aiutano a sensibilizzare chi decide a investire in scuole più moderne, e le nostre soluzioni sono gradevoli e fanno risparmiare circa il 30% del consumo energetico.
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