Inaugurato a metà maggio, Digital Bloom è lo spazio all’interno di MIND a Milano dove l’integrazione è la parola d’ordine, a tutti i livelli. Tra professionisti e fornitori, tra tecnologie e arredi, e naturalmente tra approcci progettuali e fruizione degli spazi
Digital Bloom nasce dalla collaborazione tra una serie di aziende con profili diversi, riunite intorno al progetto dal business creator Eros Ghezzi: un perfetto incontro, e incastro, tra interessi e slanci, e che offre al pubblico uno spazio, cioè uno strumento dove far vivere una reale e proattiva integrazione tra tecnologia, design, benessere, sperimentazione, condivisione, contaminazione culturale. Ma anche un esempio allo stato dell’arte per un pubblico, sia professionale che non, di cosa possa produrre un approccio progettuale realmente integrato: il risultato è un luogo, all’insegna della user experience friendly cui è dedicata molta attenzione, per eventi, meeting e incontri disponibile per chiunque voglia prenotarlo, per eventi e attività di networking.
Ghezzi durante la presentazione ha raccontato come sia possibile, attraverso un approccio sistemico da parte delle aziende, creare valore aggiunto per tutti gli attori coinvolti (proprietari dei building, utilizzatori, fornitori ecc.), riscrivendo parametri che si pensavano non realizzabili, e attuando politiche di sostenibilità e wellbeing reali.
Digital Bloom come ambiente dimostrativo
Non ultimo, Digital Bloom è anche un ambiente dimostrativo per le aziende che partecipano al progetto, molte delle quali operano nel settore dell’integrazione. Woba, gruppo internazionale che lavora, tra le altre cose, nella progettazione di spazi digitali, e che si è affacciato da qualche tempo anche nel mercato italiano, si è occupata di dare concretezza agli spunti di Ghezzi. Insieme hanno coinvolto aziende come Exhibo, ScreenLine, Lutron, S.T.I. Soluzioni Tecnologiche Integrate, Video LED 360, distributori e fornitori di soluzioni coinvolte nella realizzazione degli spazi: da Ecler (diffusione sonora) e Kinderman (collaboration) portati da Exhibo, a 375 LED (LEDwall da interni ed esterni) del portafoglio di ScreenLine, alla gestione dell’illuminazione con Lutron. Da ricordare anche il contributo di Caimi Brevetti, con i suoi pannelli fonoassorbenti per il confort acustico, di Pellini per gli innovativi tendaggi che riflettono calore e regolano la luce per il risparmio energetico e il rispetto dei ritmi biologici, Nuvap per la qualità dell’aria e Nextome, la start up che propone sistemi di rilevazione della posizione abbinati ad app dedicate… naturalmente esiste già una app per Digital Bloom.
Silvano Nones, Product Manager LED-LFD Digital Solutions BU, ci ha detto: “A Digital Bloom siamo presenti con 375 LED, uno degli ultimi marchi entrati a far parte della nostra distribuzione per la comunicazione digitale. Da poco abbiamo avviato una collaborazione con Woba, che spesso ci coinvolge come distributore in progetti di cui è project manager.”
Alberto Comolli, CEO di Woba, ci ha invece spiegato qualcosa in più sul ruolo dell’azienda: “Il gruppo è nato in USA 10 anni fa, sviluppiamo tecnologie e servizi per il Digital Signage, l’Integrazione dei Sistemi, nel campo delle infrastrutture. Come disegnatori di ambienti digitali coinvolgiamo poi il distributore con le soluzioni giuste, che verranno poi integrate da un Ststem Integrator di fiducia. Diciamo che operiamo come un contractor, spesso arriviamo fino al project management. L’Italia è un mercato in crescita per noi di interesse, e più attivo di quanto si creda solitamente, basti osservare il numero e la qualità delle fusioni e acquisizioni aziendali a opera di aziende italiane negli ultimi mesi.”