Videoproiettori, lavagne interattive, coding, robot, stampanti 3D: questo e molto altro a Didacta 2017, il cui tema principale è stato, appunto, l’innovazione digitale. Quale sarà la scuola del futuro? Quale l’evoluzione dei mercati ad essa legati? Noi di Connessioni c’eravamo, e abbiamo cercato di capirlo.
La prima edizione di Didacta, prima fiera italiana interamente dedicata al mondo dell’insegnamento, si è tenuta alla Fortezza da Basso di Firenze, dal 27 al 29 settembre scorsi. Format già ampiamente sperimentato in Germania, dove si tiene ormai da cinquant’anni, l’evento ha rappresentato un’occasione unica, nel nostro paese, per discutere dei temi legati al rapporto tra tecnologie ed educazione, e i reali benefici per entrambe le parti.
Ne abbiamo parlato con il Project Manager Giacinto Bosco: “siamo arrivati ai 20.000 partecipanti, numero che include i docenti che hanno frequentato i percorsi formativi, gli addetti ai lavori, i visitatori, le istituzioni, etc. Quindi, un numero molto superiore alle nostre stesse attese. Per la parte espositiva abbiamo triplicato il nostro obiettivo iniziale: siamo arrivati a 150 espositori per un totale di 130 stand, con un’area netta espositiva di 2.500 mq distribuita su quattro padiglioni. La provenienza delle aziende è stata molto eterogenea: da Germania, Cina, Gran Bretagna e Austria e da ogni parte d’Italia”.
L’evento ha toccato molti ambiti, puntando a integrare i temi dell’innovazione digitale nel contesto di un più ampio dialogo tra le parti: “tra i vari settori industriali le aziende si sono ripartite in maniera omogenea, per cui abbiamo avuto arredamento, attrezzature, informatica e tecnologie, editoria e servizi e articoli per la scuola. In più, un padiglione interno per gli enti territoriali e le istituzioni, una dozzina. Alla parte espositiva è stato affiancato un programma scientifico che ha avuto un notevole successo: 93 eventi con crediti formativi ai partecipanti, tutti sold out. Inoltre, abbiamo avuto altri 40 eventi tra convegni, seminari e laboratori, 30 dei quali erano presentazioni di aziende o associazioni. Una decina, inoltre, i convegni e i ‘laboratori esperienziali”.
Il macrotema della prossima edizione è ancora da stabilire, ma l’interesse suscitato dall’iniziativa lascia sicuramente ben sperare: “la programmazione 2018 consisterà intanto nel rilancio, e probabilmente nell’ampliamento, della parte espositiva. Il partner scientifico è stato INDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa) e con grande piacere rinnoveremo la collaborazione anche per il futuro. La prima edizione è stata dedicata al tema dell’innovazione, e continueremo su questa falsariga. Per decenni in Italia abbiamo visto la scuola come un settore che non avesse bisogno di supporto, di innovazione, che camminasse da solo, che non ci fosse bisogno di discutere la didattica etc. Didacta si vuole prendere la responsabilità di guidare tale cambiamento, esattamente come avviene da mezzo secolo in Germania. C’è un alto grado di eccellenza della scuola italiana, e persino di orgoglio dei suoi dipendenti, e vengono ad affermarlo proprio negli eventi di Didacta. Ci dicono: ‘questo lo facciamo già nel nostro piccolo’, però magari sono situazioni di eccellenza isolate, che potrebbero ampliarsi a ritmo maggiore. Noi tutti sappiamo che la scuola italiana ha problemi di strutture e sicurezza, parallelamente, però, si dovrebbe lavorare sulla didattica e sulle nuove tecnologie ad essa connessa, e sicuramente i docenti che hanno visitato l’esposizione si sono dimostrati molto interessati.”
A breve un articolo più approfondito sul nostro magazine cartaceo. Continuate a seguirci!
Link: http://fieradidacta.indire.it/