Funzionalità avanzate di messaggistica, wireless e sicurezza: il terzo zoo più grande al mondo integra la piattaforma di altoparlanti DEVA per comunicazioni pubbliche e wireless.
Lo Zoo di Cincinnati raccoglie animali da ogni parte del mondo, tra cui leoni, scimmie, lamantini e… chi più ne ha più ne metta! 1,8 milioni di visitatori annuali sono un notevole biglietto da visita per questa installazione, tra le più famose del mondo nel suo genere. Rimarcando un approccio innovativo, lo Zoo di Cincinnati pone l’accento sull’educazione, la sensibilizzazione, la conservazione e punta ad offrire a ogni visitatore un’esperienza unica con la fauna selvatica. Fino a non molto tempo fa lo zoo mancava di un sistema audio affidabile per l’invio di messaggi in tutta la sua area.
Ed è qui che entra in scena il sistema multi-punto DEVA che, oltre a fornire diffusione musicale in tutto il campus, dà supporto anche nelle sfide di comunicazione e messaggistica: “Con tutti gli ospiti che lo zoo attrae, abbiamo riconosciuto la necessità del sistema di paging che potesse diffondere, con chiarezza ed efficacia, messaggi in tutto il nostro spazio”, ha detto Dutch Mulholland, direttore IT/AV dello zoo e dei giardini botanici di Cincinnati. Il progetto ha preso piede un poco per volta, a partire da una prima prova effettuata con due sole unità DEVA, per valutarne l’integrazione con l’infrastruttura di rete già esistente dello zoo. Dopo aver constatato l’ottimo funzionamento di queste prime unità, lo zoo ha aperto le sue porte a 50 unità DEVA, che hanno fatto il loro debutto ufficiale in concomitanza con l’importante Festival delle Luci.
Il cuore del sistema è l’app di controllo, che funge da vera e propria chiave per “scatenare” tutta la flessibilità delle unità DEVA e le funzioni di controllo remoto. Infatti Dutch Mulholland conferma: “’L’app è davvero eccezionale. In passato, per abbassare o disattivare una zona occorreva agire fisicamente sugli interruttori in un rack. Questa app non solo ci consente di personalizzare i volumi in ogni zona da remoto, ma anche di monitorare le prestazioni delle singole unità. Volevamo avere una copertura il più possibile vicina al 100% per i nostri messaggi audio”, ha concluso Mulholland, sottolineando altresì l’importanza per uno zoo di disporre di un sistema audio wireless, in cui – non essendovi cavi – non possono verificarsi incidenti o malfunzionamenti dovuti all’attività degli animali. Come se non fosse mai successo che gli scoiattoli masticassero i cavi! Senza cablaggio, lo zoo… ruggisce meglio di prima!
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