Lo staff di Connessioni non poteva mancare all’evento Wired tenutosi a Firenze lo scorso 30 settembre, preziosa occasione per conoscere idee, persone e tendenze innovative.
Tecnologia, comunicazione e rapporto uomo-macchina hanno avviato, in particolare, il nostro interessante scambio di vedute con John Underkoffler, futuristico e visionario fondatore di Oblong e Luciano Zoccoli, direttore del suo distributore italiano Ayno. Divenuto famoso come consulente scientifico di Hollywood, con film del calibro di Minority Report e Iron Man, il percorso professionale di Underkoffler è culminato nella fondazione di Oblong, realtà innovativa impegnata nello sviluppo di sistemi operativi multimediali per le aziende.
Il concetto alla base della proposta Oblong è semplice: dare vita a una nuova forma di interattività e di partecipazione di gruppo tra uomo e computer. “Quando interagiamo con il pc lo facciamo sempre in maniera one-to-one – ci spiega Underkoffler -. I primi computer non avevano nemmeno un’interfaccia grafica, bensì solo testuale, il multitasking era del tutto sconosciuto. Dopodiché siamo passati al primo Apple, con il quale dialogare attraverso interfaccia grafica e mouse, utilizzando contemporaneamente più programmi. Ma da gli anni ottanta a oggi, sostanzialmente nulla è cambiato”.
I computer si sono evoluti in sistemi portatili, magari racchiusi in uno smartphone, ma l’interfaccia, secondo il Ceo di Oblong, non si discosta troppo dal primo Macintosh del 1984. “Dovremmo utilizzare le mani in maniera tridimensionale, non solo cliccando un mouse o toccando un display – afferma Underkoffler, che ha orientato i propri studi su questo innovativo concetto di interazione uomo-macchina -. Allo stesso modo, si chiede al computer di recepire uno spazio 3D che rappresenti al meglio la realtà in cui viviamo. Si pensi per esempio a display in grado di condividere lo stesso spazio di lavoro o lo stesso sistema, permettendo alle persone di interagire in modo più spontaneo”.
Mezzanine, la svolta nella collaboration
Dall’Underkoffler-pensiero emergono inoltre considerazioni legate alla condivisione di progetti complessi, caratterizzati da un’enorme mole di dati (es. pianificazione urbanistica, ricerca scientifica, previsioni meteo, ecc.), per i quali risulta assai utile cambiare “fisicamente” le dimensioni degli spazi di lavoro. Questo significa condividere lo stesso spazio virtuale, a grandezza naturale, creando sistemi di collaboration “futuristici” come quello di Tom Cruise in Minority Report. “La consulenza per la pellicola hollywoodiana è stata un esperimento volto a capire come la gente avrebbe percepito queste innovazioni – conferma Underkoffler -. Niente di “magico”, ma una tecnologia reale”. Esperimento pienamente riuscito, tanto che l’esperto ha deciso di fondare Oblong, trasformando quel futuro in realtà.
Mezzanine, il prodotto punta dell’azienda americana, offre appunto una collaborazione avanzata al gruppo di lavoro, utilizzando spazi di tutte le dimensioni, dalle piccole e medie sale riunioni ai grandi centri executive. Un ambiente di incontro multischermo, visivamente coinvolgente, in grado di catturare l’attenzione dei partecipanti durante meeting e presentazioni. La condivisione di contenuti in tempo reale da più fonti rende infatti i dati accessibili a tutti, allo stesso modo, verso una nuova idea di “experience” a 360 gradi, sempre più necessaria in contesti corporate dislocati in più sedi anche a livello globale. Non solo, l’interazione gestuale attraverso un “telecomando” consente agli utenti di posizionare i contenuti ovunque e da qualsiasi punto nella stanza.
La partnership italiana tra Oblong e Ayno
Insieme a John Underkoffler, abbiamo incontrato Luciano Zoccoli, fondatore di Ayno, realtà italiana attiva nei settori audio e videoconference, che da oltre vent’anni offre soluzioni audiovisive integrate per la collaboration in uffici, sale riunioni e centri direzionali di note aziende aziende multisede italiane ed estere. Grazie all’adesione come unico membro italiano alla GPA (Global Presence Alliance), network internazionale di 28 system integrator, Ayno opera in tutto il mondo attraverso partner locali; le due sedi operative di Roma e Milano consentono all’azienda di coprire invece in modo diretto il territorio italiano.
“Con l’arrivo sul mercato italiano di Mezzanine siamo entrati nella nuova era della Visual Collaboration – commenta il direttore di Ayno -. Siamo lieti di proporre la soluzione Oblong a tutti i gruppi di lavoro del design, della progettazione, della creatività in genere e a tutti coloro che hanno bisogno di analizzare dati provenienti da più fonti visive per velocizzare i processi decisionali”.
Scopri le funzionalità innovative di Mezzanine presso il Centro Demo Ayno di Milano!