Nella nostra disamina dell’ampliarsi delle applicazioni connesse alle Control Room non poteva mancare l’abbinamento tra queste ultime e il settore dell’IoT. In un mondo dove potenzialmente ogni apparato è connesso, controllabile, e dialoga con i centri di comando e controllo, la lettura e interpretazione del dato pone le basi per nuovi esaltanti scenari.
Prosegue la nostra rubrica in collaborazione con Barco sulle Control Room, alla scoperta delle nuove applicazioni e dell’evoluzione di questo settore, trainato fortemente dalle politiche di Industria 4.0. Se ancora collegate la Control Room solo alla Mobilità e alla Sicurezza dovrete invece confrontarvi con un settore in grande sviluppo, dove la gestione, il controllo e la lettura dei dati sono aspetti applicabili a molteplici casi d’uso. É naturale conseguenza che vi sia quindi una vera e propria affinità elettiva tra Control Room e IoT: anch’esso in fortissima evoluzione, in tutti i settori di business, portando con sé una enorme mole di big data da analizzare. Dai consumi energetici ai check sulle scorte di materiali e beni, fino alle realtà produttive: “L’industria 4.0 ha fornito un forte impulso in questo senso, – ci racconta Fabrizio Ponzo, Territory Manager Italy di Barco – favorendo l’integrazione con software e sistemi dedicati al machine learning, intelligenza artificiale, hyper automation e cybersecurity, permettendo non solo di misurare in modo analitico le performance degli impianti, ma anche di monitorarne lo stato da remoto e di poter approcciare tematiche legate alla manutenzione predittiva”.
Infatti, il dato in sé se non aggregato e contestualizzato risulta di difficile interpretazione: la sua rappresentazione asettica non è sufficiente a fornirci informazioni utili, ma anzi al contempo risulta complicata da comprendere e valutare da parte dei team preposti. La Control Room diviene quindi il luogo delle decisioni “data driven”, cioè guidate da un dato correttamente letto e interpretato, un fattore centrale per tutte le realtà che desiderano governare i propri processi e risultati in un’ottica Smart. In questo senso, diventa fondamentale sfruttare tecnologie di IA per automatizzare tutte le fasi di analisi ed aggregazione dei dati, pur mantenendo un approccio umano-centrico a favore della corretta ergonomia di visualizzazione, sfruttando le nuove competenze a disposizione degli operatori delle nuove generazioni di control room.
La predizione degli eventi è la prossima frontiera: i dati raccolti provenienti dalle diverse sorgenti fonti, opportunamente confrontati, potranno offrire un quadro delle tendenze e delle probabilità. “L’interconnessione di strumenti e macchinari nel mondo civile ed industriale – ci fa notare Fabrizio Ponzo – permette di abilitare e gestire analisi predittive, attività che consentono, se ben implementate, di identificare trend e possibile insorgere di anomalie, evitando rischi di downtime e ottimizzano le attività di manutenzione su asset critici”.