Un cielo notturno in 4K è quello ricostruito nella Cupola del Maloka, planetario colombiano, con l’utilizzo di cinque proiettori Christie Mirage 304K che, tutti assieme, producono 150.000 lumen di luminosità.
I planetari sono sempre stati, per gli astronomi, dei luoghi preziosissimi per apprezzare il movimento delle stelle, riprodotto spesso – in passato – con tecniche di proiezione piuttosto fantasiose.
Oggidì, le cupole dei planetari più che strumenti di studio per specialisti sono diventate attrazioni turistiche per profani interessati ai misteri e alla vastità del cosmo, riprodotti in 4K su ampie superfici. La Cupola del Maloka, in Colombia, vanta ad esempio 20 milioni di pixel per ricostruire il cielo notturno e il suo affascinante movimento.
A costruire l’installazione, cinque proiettori Christie Mirage 304K che generano 150.000 lumen, in grado di rendere ogni visita tanto coinvolgente dal punto di vista dello spettacolo quanto fededegna sul lato accademico e scientifico.
Si può dire, infatti, senza timore di smentita che la proiezione digitale abbia cambiato il modo di operare dei planetari come la Cupola del Maloka: la tecnologia raggiunta permette loro di proiettare immagini degli astri quasi in tempo reale. In pratica, tutti gli oggetti conosciuti nel sistema solare e oltre possono essere esplorati senza che il visitatore debba lasciare un comodo sedile reclinabile.
Il mondo accademico e quello dell’intrattenimento, insomma, si incontrano e condividono le tecniche per spiegare ed esplorare in modo chiaro degli argomenti anche molto complessi, sfruttando le migliori tecnologie di proiezione attualmente esistenti.
Ognuno dei cinque proiettori Christie Mirage, con tecnologia 3DLP da 30.000 lumen ciascuno, copre il 20% della cupola curva da 22 metri a 180°, accendendo la fantasia di visitatori e… aspiranti astronauti!
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