A Didacta 2024, uno dei grandi protagonisti è stata Benq, che ha presentato le sue nuove soluzioni per la collaborazione in ambito scolastico e per la gestione pratica e centralizzata di interi sistemi di monitor interattivi
Sponsor tecnico di Smart Building Edu, Benq è di casa a Didacta, ed è indubbiamente una delle aziende più frizzanti e innovative nell’ambito delle soluzioni tecnologiche per il mondo Educational. Alessandro Forte, Business Development Manager B2B di Benq, che abbiamo incontrato a Firenze in occasione di Didacta 2024, non ha dubbi nel tratteggiare le linee-guida della filosofia aziendale, che consistono nella ricerca di “soluzioni software semplici da usare, adatte all’Educational e collaborative. Si cerca di far sì che i docenti possano organizzare lezioni non monodirezionali ma con maggiore coinvolgimento degli studenti. Con i loro dispositivi personali, inoltre, gli studenti possono lavorare assieme al docente sulla lavagna interattiva, creando così uno spazio di lavoro unificato.”
C – Si viaggia dunque verso una maggiore semplificazione delle tecnologie per la Collaboration in ambito scolastico?
AF – Esatto. Benq, peraltro, propone sistemi che consentono ai docenti di lavorare anbche senza device personali, come PC o telefoni. A prescindere dall’aula in cui si trovino a insegnare, il sistema consente loro di creare coinvolgimento con gli alunni in modo facile e diretto.
C – Come sta rispondendo Benq alle esigenze del mondo Education?
AF – Sta rendendo decisamente più gestibili i sistemi e i singoli dispositivi, semplificando la vita a chi li utilizza. Le nostre soluzioni sono interamente sviluppate da noi, senza ricorso a prodotti di terze parti. Inoltre, una soluzione che offriamo gratuitamente è il software Cloud DMS (Device Management Solution), che permette una gestione centralizzata di tutto il parco monitor installato in una scuola. I display interattivi non sono più dispositivi passivi, come erano, per esempio, i proiettori, ma sono prodotti con sistemi operativi a bordo che vanno gestiti. Le scuole possiedono ormai molti monitor interattivi, e poterli gestire centralisticamente è un vantaggio. Inoltre, è possibile monitorare la qualità dell’aria nelle singole aule.
C – Come giudicate questa edizione di Didacta? In linea con le precedenti, oppure utenza e richieste si evolvono e cambiano?
AF – Direi che c’è stata un’evoluzione sia a livello di prodotti, com’è naturale, che nella consapevolezza dei docenti, che sono poi i principali destinatari di questa fiera. Se all’inizio da parte delle scuole c’è stata una sorta di corsa all’acquisto che non ha dato troppo peso alla qualità o all’efficacia delle soluzioni, col passare degli anni i docenti hanno approfondito la loro conoscenza di soluzioni e prodotti, e hanno capito sempre meglio come integrarli con le loro esigenze. Assistiamo a un passaggio dal “cosa” al “come”: non conta più tanto l’oggetto tecnologico, quanto la soluzione integrata e le sue funzionalità. E c’è molta più attenzione all’immersività e alla collaborazione. Sicuramente, il trend più importante che verrà sviluppato nei prossimi anni sarà l’Intelligenza Artificiale.