Dal successo della manifestazione cinese terminata lo scorso 13 aprile emergono interessanti sfide tecnologiche che avvicinano professionisti e mercato AV alle ultime frontiere dell’integrazione basata su sistemi smart e connessi.
Audio over IP, Intelligenza Artificiale, Internet of Things (IoT), Realtà virtuale, Realtà aumentata e tecnologie intelligenti – elementi ormai “maturi” e pronti a implementare le soluzioni digitali di comunicazione integrata e AV Pro – rappresentano il cuore dello show, dei convegni e del programma formativo di Beijing InfoComm China 2018. Abbiamo approfondito i trend dell’edizione appena conclusa e il percorso evolutivo di BJ IFC con Richard Tan, Executive Director of InfoCommAsia, che in un mercato sempre più aperto a mercato verticale ed end user, vede in BJ IFC il futuro punto di riferimento di un settore AV “Smart and Connected”.
Connessioni – BJ IFC 2018 è stato un successo: come riassumerebbe i “figures and facts” di questa edizione?
RT – L’edizione 2018 di Beijing InfoComm China ha accolto un totale di 38.809 visitatori locali e provenienti da altri Paesi asiatici, registrando una crescita del 21% rispetto allo scorso anno. Non sono da meno le crescite in termini di espositori, con 350 presenze 56 delle quali per la prima volta in fiera. Sul fronte tecnologico, l’evento è stato teatro di 72 lanci di nuovi prodotti dedicati sia al mercato cinese si al settore AV globale, mentre il ricco programma di convegni e seminari ha attirato 5.456 professionisti (+9% sull’edizione 2017).
C – Ci descrive le novità dello show?
RT – Negli ultimi quattro anni, abbiamo organizzato conferenze su “topic” quali Intelligenza Artificiale, IoT e Robotica, in quanto crediamo che queste tecnologie siano fondamentali per l’evoluzione del mercato AV globale, in cammino verso nuovi traguardi applicativi. I convegni hanno avviato un proficuo dialogo tra partecipanti ed espositori che ha portato in fiera, nell’ultimo biennio, un crescente numero di soluzioni legate proprio a IA, IoT e robotica. Le tecnologie in mostra nell’edizione 2018 hanno confermato l’evoluzione di IFC verso lo Smart and Connected AV. Penso sia l’unico show del settore ad andare oggi incontro alle future esigenze del mercato audio video globale.
C – La presenza internazionale è stata significativa?
RT – Sì, la presenza di espositori stranieri rappresenta per noi un punto di forza, in quanto BJ IFC mira a posizionarsi come lo show di riferimento per l’intero mercato asiatico nelle tecnologie AV smart e connesse.
C – Nelle fiere europee assumono sempre maggiore importanza end user e mercato verticale, si può dire lo stesso degli show asiatici e del relativo mercato?
Credo che BJ IFC sia stata la prima fiera a identificare la necessità di avvicinare agli espositori non solo i clienti finali professionali, ma anche il canale IT. Un percorso iniziato cinque anni fa, che ha portato, sui 32.074 partecipanti dell’edizione 2017, un 28% di utenti finali del mercato verticale, un 22% di professionisti del canale IT e un restante 50% proveniente dal mondo AV. Questo mix di competenze e settori di riferimento è un driver fondamentale per la crescita di Beijing InfoComm China. Considerando il peso di tecnologie abilitanti come Intelligenza Artificiale e IoT nell’offerta di servizi AV intelligenti, il canale IT gioca il ruolo da protagonista nelle strategie go-to-market delle nostre aziende. Molti dei visitatori identificati come “canale IT” stanno effettivamente operando in questi nuovi settori e il loro impegno sul mercato AV sarà importante nella futura evoluzione dell’appuntamento cinese.
C – A settembre partirà il nuovo show di Chengdu: perché le aziende dovrebbero prendervi parte?
RT – Chengdu InfoComm China nasce per offrire ai produttori del settore AV l’opportunità unica di raggiungere i crescenti mercati della Cina occidentale, ancora non adeguatamente coperti, a causa della distanza, da BJ IFC. La Cina occidentale svolge un ruolo centrale nello sviluppo dell’iniziativa “One Belt, One Road” (OBOR), che ha già visto oltre 350 delle aziende Fortune 500 aprire nuove società a Chengdu e Chongqing. 4.263 progetti di sviluppo infrastrutturale hanno già attirato oltre 1 miliardo di dollari di finanziamenti dai fondi OBOR, e il governo cinese si è concentrato sullo sviluppo delle città occidentali, pronte a fare da ponte verso i Paesi OBOR. Abbiamo già assegnato oltre il 75% dello spazio disponibile a CD IFC, confermando l’importanza di questo mercato per i player del settore AV in Cina.
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