Jabra, conosciuta per le soluzioni audio per la Collaboration, negli scorsi anni ha debuttato anche nel video, e a ISE 2023 ha presentato Panacast, che permette di visualizzare tutti i partecipanti in modo che possano vedere e siano visti allo stesso modo e con le medesime possibilità
“Il nostro DNA come azienda” – ci ha detto Luca Barbarossa, Regional Product Marketing Manager Sud EMEA di Jabra – “è la collaborazione attraverso le cuffie, quindi lo sviluppo di strumenti per l’audio. Abbiamo presentato qui a ISE delle cuffie che rispecchiano la nostra filosofia: offrire strumenti professionali per la collaboration.”
Progettate esplicitamente per favorire la collaborazione, e dotate di microfono professionale che permette di mantenere la voce chiara e forte anche in ambienti rumorosi, in open space come in ufficio oppure in contesto domestico, le nuove cuffie firmate Jabra scaturiscono direttamente – come altri prodotti presentati dall’azienda – dall’esperienza della pandemia, che ha incrementato moltissimo il lavoro ibrido. “L’idea – continua Luca Barbarossa – è consentire alle persone di lavorare dove vogliono, le cuffie faranno arrivare ovunque la voce in modo chiaro, e permetteranno anche, all’occorrenza, di isolarsi e concentrarsi. Trattandosi di un modello senza cavo, è garantita anche un’elevata flessibilità. Qui a ISE abbiamo portato tutta la line up, con diverse caratteristiche e prezzi, ma con la medesima tecnologia Jabra, all’avanguardia.”
Da Jabra non potevano mancare gli speakerphone: quattro i modelli presentati della serie Speak, utilizzabili sia a casa che in ufficio, e pensati per consentire di gestire riunioni e meeting con partecipanti in presenza e da remoto.
Ma la vera novità per l’azienda, come ci conferma Luca Barbarossa, è l’ingresso, a partire dal 2019, nel mondo del video: “Siamo entrati anche nella videoconferenza, con tecnologie che ancora oggi sono un’anteprima. Un esempio su tutti è Panacast, una telecamera autoportante con campo visivo di 180 gradi, che può inquadrare l’intera stanza nella quale si tiene la riunione, in modo che tutti i partecipanti possano vedere ed essere visti. Il tutto senza cavi e facile da installare. In caso di sale riunioni più complesse abbiamo Panacast 50, che offre sempre una visione a 180° ma si monta a muro, ed è in grado di strutturare una sorta di “regia” della scena inquadrata tramite Intelligenza Artificiale. Inoltre, un’apposita funzione permette di zoomare sulle persone presenti in sala riunioni che parlano, mostrandole più in grande. Il tema del momento, del resto – conclude Luca Barbarossa – è l’equità della riunione, a prescindere da dove si lavori, da casa, dall’ufficio o dal bar! Oggi, più dell’80% delle riunioni sono ibride.”
Infine, un ultimo cenno va dedicato alla partnership di Jabra con Lenovo, che ha prodotto un’interfaccia su base Windows che non richiede l’ultilizzo di un PC per l’avvio e la gestione delle riunioni. Com’è andata, dunque, la fiera dal punto di vista di Jabra?
“Rispetto all’anno scorso ho visto molte più persone – ha detto Luca Barbarossa. In particolare, molti System Integrator e, rispetto ad altre edizioni, molti più End User pro, quest’anno! Sicuramente è stata un’edizione importante, può rappresentare una svolta nella storia della manifestazione.”