L’immersività, iniziando dall’audio: ecco la base di partenza della collaborazione tra Audio Link e 4DODO, per coniare un nuovo approccio della progettazione in ambito multimediale
L’occasione di questa riflessione su come vengono sviluppate le installazioni immersive multimediali, è nata durante MIR 2024 dove era presente Immersive Experience, nata dall’unione delle forze di Audio Link (per le tecnologie di audio immersivo) e 4DODO (per la parte più prettamente visual). Come sottolinea Giulia Totis, Marketing & Multimedia Product Manager di 4DODO, “per questo progetto abbiamo curato sia la parte di produzione dei contenuti, sia la messa in onda attraverso il nostro 4U system – hardware & software di gestione multimediale che si è interfacciato con i sistemi Timax.”
La saletta che ospitava l’installazione è stata una tra le più visitate e apprezzate, spesso al completo per coloro che non si erano prenotati per tempo. Abbiamo ripreso il tema con i protagonisti di questa avventura.
“Già l’anno scorso – ci ha detto Federico Bianchi, Sales Manager di Audio Link – avevamo presentato una piccola esperienza di audio immersivo. Quest’anno abbiamo voluto svilupparla puntando ancora di più sull’immersività. Con 4DODO ci conosciamo da tempo, così abbiamo proposto di fare qualcosa assieme.”
“Il concetto-guida, sia per noi che per Audio Link – ha sottolineato Stefano Vidoz, CEO di 4DODO – è stato offrire ai visitatori una esperienza nuova partendo dall’audio, dato che ai clienti appare spesso secondario benché sia un aspetto fondamentale di qualunque installazione multimediale! Occorre sentire bene per avere un’esperienza degna di questo nome, e l’audio immersivo rappresenta un indubbio valore aggiunto.”
Entrando più nel dettaglio della collaborazione tra le due aziende, abbiamo posto qualche domanda anche a Elena Bertolini, Creative Director di 4DODO: “All’installazione che abbiamo realizzato con Audio Link darei la definizione di percorso esperienziale. Abbiamo proposto al pubblico di partecipare a un vero e proprio evento immersivo: abbiamo spiegato gli elementi di una installazione, quali tecnologie possono aiutarci, il concetto di direzione del suono e quanta parte abbia nel coinvolgere le persone. Quando sviluppiamo dei contenuti, per noi l’audio è fondamentale, è un fattore persino più efficace del video nel veicolare le emozioni. Audio e Video dovrebbero sempre lavorare in sinergia”. A farle eco, di nuovo Giulia Totis: “Stiamo riscontrando molto interesse per l’immersività, il format che abbiamo individuato con Audio Link può funzionare, e vorremmo trasformarlo in un vero e proprio tour per meglio far conoscere questa tecnologia.”
Ma come sono riuscite le due aziende a costruire l’esperienza? In che modo si sono coordinati i due team? “Volevamo un approccio emotivo ed esperienziale, per una demo non troppo tecnica” ci spiega Federico Bianchi di Audio Link. E immediatamente lo rileva Luca Travaglini, Technical Support di Audio Link, che specifica: “Siamo partiti da un sound design con musica ed effettistica, poi da 4DODO ci hanno mandato delle bozze per la parte visual, così abbiamo potuto creare un sistema audio nella nostra demo room, con allineamenti temporali dell’audio sul video e posizionamento nello spazio. A Rimini poi, in una giornata di allestimento, abbiamo montato tutto. Grazie alla flessibilità dei prodotti è stato tutto molto rapido.”
Dunque, una collaborazione stretta e proficua, volta a far meglio conoscere i pregi e i vantaggi delle ambientazioni immersive. Tra i brand distribuiti da Audio Link, in questo senso, troviamo Outboard, che propone il processore Timax, esplicitamente dedicato alle installazioni di audio immersivo, e Audio Focus, dinamica azienda belga che con Audio Link condivide la mission di proporre diffusori innovativi e adatti alle applicazioni immersive, anche senza grandi budget e in spazi ridotti, come sottolinea Luca Travaglini: “La sala che abbiamo allestito al MIR è la prova che si possono realizzare installazioni piccole con ottimi risultati e senza bisogno di enormi budget.” Elena Bertolini ha sottolineato proprio la facilità di gestione a livello software: “È stato molto semplice gestire il sistema, tutto ha funzionato al primo colpo e il clima era disteso. Ci siamo anche divertiti!”
Le battute conclusive, che tirano le somme sulla collaborazione e sugli scenari futuri, spettano a Giulia Totis, per 4DODO: “Avevamo molto chiari gli obiettivi, e la tecnologia con le sue potenzialità ci ha consentito di raggiungerli facilmente. Il format nato da questa collaborazione si può esportare in diverse situazioni e con diverse finalità, e ne parleremo a breve.”
Guarda una demo di Immersive Experience by Audio Link e 4DODO al MIR!