Numeri e risultati di ISE sono l’argomento della settimana: nelle tendenze della fiera, infatti, molti cercando di ricostruire le prospettive per i prossimi mesi.
Il comunicato stampa dell’edizione 2022 della fiera non si è fatto aspettare: già il venerdì a mezz’ora dalla chiusura circolavano i primi dati ufficiali, naturalmente accompagnati da parole di soddisfazione per un innegabile risultato dopo mesi di incertezze e difficoltà anche in seguito al posticipo di febbraio, che tuttavia anche oggi appare la scelta migliore.
Anche se li avrete già letti, ve li ripetiamo: ISE ha registrato 43.691 visitatori unici da 151 Paesi, a fronte di 90.372 ingessi (che contano come sappiamo anche espositori, entrate reiterate, ecc.), su sei padiglioni con ampi corridoi, più del solito, ma oggettivamente ben riempiti da una folla che non era per niente scontata. Assenti gli espositori cinesi per via delle restrizioni Covid e, naturalmente, molte più presenze dal Sud Europa a fronte di una diminuzione (ma qui stiamo parlando ancora di impressioni e commenti di corridoio) dei visitatori parlanti tedesco, olandese, ecc. Nutrita la presenza degli espositori italiani (circa 50), con alcune nuove presenze tra cui Videomobile, Pequod Acoustics, Frenexport, e alcuni assenti; tutti li abbiamo visitati, e troverete notizie già a patire da questa newsletter, mente ci è sembrato di incontrare meno visitatori dal nostro paese, vedremo poi se sarà confermato.
I grandi numeri, i commenti sui badge in formato digitale, le iniziative collaterali e i ben due key note, mascherano tuttavia l’altro grande assente, ovvero le novità di prodotto: non molte, e pochissime anche le innovazioni tecnologiche degne di questo nome (tra le quali sottolineiamo il filone audio che, invece, sta dando molto nel campo della spazializzazione e della creazione di ambientazioni sonore), e spesso dedicate al mondo della Collaboration, che sta catalizzando, com’è ovvio, molte delle energie del settore. Come ci hanno fatto notare, le aziende si sono ormai abituate a lanciare le novità in maniera continuativa senza aspettare le fiere, inoltre la vicinanza di InfoComm ha spinto alcuni a scegliere la seconda per i lanci, senza contare l’aura di incertezza che comunque pesava sulle fiere in generale. Oggi per fortuna smentita.