Realtà virtuale alleata del vivere sociale, con spazi fisici senza limiti che permettano a tutti di incontrarsi, divertirsi, conoscere e informarsi. È l’essenza di DrimCity, esperienza vissuta anche dalle professioniste italiane AVIXA Women’s Council in occasione dell’8 marzo. Ecco le loro impressioni!
Com’è andato l’incontro nella piazza centrale di DrimCity? Lo abbiamo chiesto ad alcune donne presenti, che hanno apprezzato questo approccio innovativo anche in tema di riunioni professionali. “È stato importante poterci ritrovare in uno stesso luogo senza limiti”, spiega Valeria Rapa, Program Coordinator, Europe di AVIXA. “Partecipare a eventi da remoto più coinvolgenti, grazie a un allestimento esperienziale di realtà virtuale, rappresenta la soluzione ideale per tutti i gruppi di persone che spesso faticano a spostarsi, dunque a vivere appuntamenti in presenza, per via di limiti fisici, finanziari o temporali”.
Emerge dunque un utilizzo positivo degli ambienti di realtà virtuale quale strumento per migliorare l’aggregazione di tante persone che ancora hanno scarse possibilità di partecipazione. Il che contribuisce a portare avanti gli ideali di Diversity, Equity & Inclusion dell’AVIXA Women’s Council. E rappresenta, al contempo, un’opportunità professionale da cogliere per un futuro ancora più tecnologico e inclusivo.
Città virtuale, esperienze vere
Giuliana Geronimo, COO di Streamcolors sottolinea interessanti aspetti pratici. “Ognuna di noi è entrata in DrimCity con il proprio avatar: è stato interessante vedere come, in base alla personalità, abbiamo personalizzato questa proiezione virtuale”, racconta. “All’interno dello spazio è facile muoversi, con pochi tasti e mosse facilmente memorizzabili. Invece di stare immobili a sorridere davanti a una webcam, siamo finalmente riuscite a esprimerci anche attraverso il movimento del corpo: sederci, saltare, ballare… La personalizzazione dell’avatar e le azioni compiute mi hanno aiutato a capire qualcosa di più di ognuna delle mie colleghe e adesso mi sembra di conoscerle meglio”.
Le fa eco l’esperienza di Antonella Terrasi, Multimedia Presales Manager, che apprezza la sperimentazione di questa forma di interazione e di incontro. “Abbiamo intrapreso, insieme, un “vero viaggio aperto” all’interno di una smart social city, nell’esplorazione di location, spazi comuni con servizi offerti dalle organizzazioni abitanti, anfiteatro dove poterci sedere e condividere pensieri, spazi espostivi per conoscere nuovi contenuti, luoghi aperti dove passeggiare. Insomma, una città del futuro resa intelligente e propensa a un nuovo impatto sociale”, aggiunge la professionista. “Questo evidenzia le potenzialità del game design per incentivare una partecipazione simpaticamente attiva e collettiva, anche se seduti al pc, e generare un cambiamento virtuale ma reale”.
https://www.drimlab.it/drimcity/
Questo articolo fa parte della rubrica realizzata in collaborazione con il Gruppo Italiano dell’AVIXA Women’s Council. Uno dei principali obiettivi del Council è quello di dare visibilità alle donne professioniste del mondo AV in Italia e alle attività dedicate a diversity, equity and inclusion nel settore STEM italiano.