Negli ultimi tempi le aziende stanno cominciando a fare sul serio dal lato della sostenibilità ambientale, in alcuni casi come parte del loro approccio al mercato, sempre più apprezzato dai clienti, in altri perché spronati o forzati dalle normative locali. E in molto casi per un mix tra le due.
Le tecnologie possono essere di aiuto su vari fronti, sul versante del controllo dei consumi o la gestione degli spazi, aspetti che i nostri lettori già conoscono bene. Ma possono essere importanti anche per controllare la proliferazione dell’uso di materiali plastici, specialmente quelli monouso che, come sappiamo, stanno invadendo l’ecosistema.
In Francia a inizio del 2023 è entrata in vigore una normativa che contiene gli sprechi e limita fortemente l’utilizzo di imballi non necessari e di plastiche monouso, con cui hanno dovuto fare i conti anche i grandi player della ristorazione veloce. McDonald’s ha così, con l’aiuto di Checkpoint Systems, introdotto un sistema RFID per la tracciabilità dei contenitori riutilizzabili, una nuova soluzione frutto di un lungo periodo di sperimentazione, sicura per gli alimenti, resistente al calore e all’acqua e in grado di offrire un’accuratezza del 99% grazie al sistema di monitoraggio software.
McDonald’s potrà così ridurre gli sprechi, ottenendo una visibilità in tempo reale delle quantità di stoviglie riutilizzabili, garantendo una gestione rapida ed efficiente delle scorte e migliorando la sicurezza e l’usabilità delle linee di stoccaggio del ristorante, fino al controllo delle differenze inventariali grazie alla funzione di localizzazione track & trace. Ad oggi, Checkpoint ha fornito soluzioni RFID a più di 1.200 ristoranti McDonald’s Francia, e speriamo che anche il nostro Paese segua presto questo esempio.
Per ulteriori informazioni, https://checkpointsystems.com/it/blog/mcdonalds-francia-integra-rfid-nelle-stoviglie-riutilizzabili/