Da oltre 15 anni, l’italiana Nut Academy forma tecnici del suono, sound designer e produttori di musica elettronica secondo l’idea che “il modo migliore per insegnare è mettere lo studente nelle condizioni ideali per imparare”. Grazie a questo approccio, la Nut Academy ha investito molto nelle sue strutture, assicurandosi che siano sempre all’avanguardia. L’ultimo esempio è stata la costruzione di uno studio Dolby Atmos 7.1.4, arricchito da monitor Genelec Smart Active.
“L’idea di realizzare uno studio Dolby Atmos è nata dall’esigenza di mantenere il nostro insegnamento al passo con i tempi”, spiega Vinci Acunto, ingegnere del suono e insegnante alla Nut Academy. “Se si vuole lavorare nel campo della produzione musicale, bisogna assolutamente confrontarsi con l’Atmos. È un’esigenza tecnica e un’opportunità creativa nel percorso formativo di un ingegnere del suono o di un produttore musicale”.
Sebbene esistesse già un progetto per la costruzione di una struttura che rispondesse alle specifiche Dolby, la scuola ha faticato a trovare un momento adatto per la costruzione dello studio. L’opportunità di farlo è stata offerta dalla pandemia. Le restrizioni imposte durante l’isolamento dell’Italia hanno reso impossibile lo svolgimento delle attività didattiche quotidiane in loco, ma hanno rappresentato il momento ideale per realizzare finalmente il progetto.
La scuola ha collaborato con Midiware, distributore italiano dell’ampia gamma di monitor professionali Genelec, e con i consulenti acustici Studio Sound Serviceto per progettare e fornire uno studio appositamente costruito che potesse essere installato dal team della Nut Academy e che soddisfacesse i necessari standard di audio immersivo.
“Il progetto dello studio era originariamente basato sugli standard Dolby Atmos Home Entertainment, ma è stato poi certificato per il Dolby Atmos Music perché era conforme a entrambi gli standard”, ricorda Donato Masci, CEO e Direttore Tecnico di Studio Sound Service. “Questo esprime la versatilità del progetto. La sala può essere utilizzata per lavorare su contenuti musicali, broadcast e di post-produzione e, allo stesso tempo, come aula didattica con grandi contenuti tecnologici”.
Sebbene fosse importante soddisfare gli standard Dolby, la funzione principale della sala è l’insegnamento e anche questo aspetto ha giocato un ruolo importante nella sua progettazione. “La sala Dolby Atmos può ospitare fino a 10-15 persone per le lezioni della Nut Academy”, osserva Giulia Bondielli, partner e progettista acustico di Studio Sound Service. “Questo ha richiesto un design interno versatile, diverso da quello di una sala di missaggio tradizionale con il divano e il diffusore sulla parete posteriore. Abbiamo dovuto ottimizzare lo spazio per soddisfare tutte le esigenze dei clienti e trovare le posizioni giuste per ogni monitor dello studio, dato che per le lezioni vengono utilizzati due televisori laterali e uno schermo per proiettore.”
Mentre la progettazione ha comportato una serie di sfide, la scelta delle apparecchiature è stata molto più semplice. I monitor Genelec sono stati la prima scelta della scuola da quando Midiware ha dimostrato alla Nut Academy le capacità della famiglia The Ones. Dopo averli ascoltati, la scuola ha capito subito che si trattava della scelta giusta e Masci si è basato su questa decisione per specificare una soluzione perfetta per lo spazio. La scelta è caduta sui monitor coassiali a tre vie 8351 per le posizioni L-C-R, mentre i modelli a due vie 8340 forniscono i canali surround e overhead. Infine, un subwoofer 7380 gestisce le basse frequenze.
“La cosa più sorprendente è che questo sistema di ascolto semplifica il nostro lavoro nel miglior modo possibile”, spiega Acunto. “Anche in contesti più complessi tipici dell’ambiente didattico – come l’ascolto aperto, il confronto e l’alternanza di vari generi in tempi brevi – i Genelec The Ones si dimostrano fedeli compagni di lavoro”.
Il risultato è quello di cui tutti i partecipanti al progetto sono giustamente orgogliosi. “Innanzitutto, siamo molto soddisfatti del risultato finale, perché il cliente è contento del design degli interni e delle soluzioni audio che abbiamo trovato”, dice Bondielli. “Un altro motivo per cui siamo particolarmente orgogliosi di questo studio è che il cliente è riuscito a costruirlo completamente da solo seguendo le nostre istruzioni. Questo è importante perché dà ancora più valore al nostro progetto”.
“L’esperienza e la professionalità del prestigioso team con cui abbiamo lavorato ci hanno permesso di realizzare un progetto che unisce un’acustica impeccabile a un gusto raffinato nelle scelte estetiche”, conclude Acunto.
Per maggiori informazioni, visitate il sito www.genelec.com