Nell’era del Covid-19, spazi e strumenti di lavoro devono evolversi e diventare intelligenti per rappresentare una barriera contro il contagio e la diffusione del virus: in questa logica ecco, dal sistema Universus, il nuovo modulo VS Covid-19
Il distanziamento sociale è solo il primo passo. La sicurezza sui luoghi di lavoro passa da spazi e strumenti intelligenti, interconnessi e capaci di monitorare movimenti e relazioni, prevenendo potenziali situazioni di pericolo come quella che può verificarsi utilizzando strumenti di lavoro, dal tornio alla fotocopiatrice, non sanificati.
Il sistema Universus, progettato anche, ma non solo, per garantire l’uso corretto di caschetti e scarpe antinfortunistiche e diminuire l’incidenza degli infortuni sul lavoro, ha sviluppato il nuovo modulo “VS Covid-19” per rispondere alle esigenze della fase 2 di ripartenza.
Le parole d’ordine nella fase 2, infatti, sono sicurezza, fiducia e velocità. Se la componente sicurezza è fondamentale per il contenimento del contagio, la fiducia arriva dalla necessità di relazione, mentre la velocità è nei tempi di risposta in caso di “allarme”. La piattaforma Universus – progettata per rappresentare e comprendere digitalmente gli effetti delle interazioni fra oggetti nel mondo reale – è stata inizialmente applicata nelle aziende per rendere più sicuri i luoghi di lavoro, diminuire l’incidenza degli infortuni sul lavoro, calcolare con algoritmi proprietari l’indice di non conformità, zona per zona, e supportare situazioni critiche di emergenza come il flusso di persone verso i punti di raccolta in caso di evacuazione. Facilmente installabile, il sistema Universus può interagire con un badge o un bracciale che, opportunamente tarati, sono in grado di fornire le informazioni e segnalazioni opportune.
“Rendendo gli oggetti intelligenti e interconnessi all’interno di un ambiente mappato digitalmente è possibile evidenziare quando vengono meno determinate regole”, spiega Romano Giovannini che, assieme a Marco Magro, è tra i principali artefici del sistema Universus. “La discriminante sono le regole che vengono introdotte: se poniamo come regola quella di non avvicinarsi a un’altra persona al di sotto di una certa distanza oppure la necessità di sanificare una determinata postazione o uno strumento di lavoro utilizzato da più utenti, otteniamo un sistema che permette di monitorare costantemente il rispetto delle norme di sicurezza. Ad ogni superamento dei limiti, il sistema invia un segnale di allerta: può essere un messaggio sullo smartphone, un segnale acustico oppure ancora una vibrazione ad un bracciale.”
“Inoltre” – aggiunge Marco Magro – “possiamo rendere ‘intelligente’ una mascherina o i guanti applicando piccoli trasmettitori ed informare se vengono indossati o meno; allo stesso modo possiamo rendere smart una sedia posta in una sala d’aspetto che, in genere, è usata da molte persone differenti, e porre attenzione sia su un intero ambiente che su un singolo oggetto, come ad esempio una stampante o una fotocopiatrice: ogni qualvolta viene utilizzata, Universus attiva la ‘quarantena dinamica’ nello spazio attorno all’oggetto, impedendone l’utilizzo a una persona diversa dalla precedente fino all’avvenuta sanificazione dell’oggetto stesso.”
La piattaforma Universus, che si integra “su misura” nei processi aziendali, è flessibile, scalabile e declinabile nel tempo a seconda delle future esigenze, e capace di rendere qualunque realtà aziendale non solo più sicura, ma anche più resiliente, sempre nel rispetto delle normative vigenti.
Per la delicatezza delle informazioni che raccoglie e per la necessità di utilizzo e ri-modulazione, il sistema viene proposto con la formula del noleggio operativo e rientra nelle agevolazioni previste per il credito d’imposta.