Anche grazie all’acquisizione di Embrionix, avvenuta lo scorso anno, Riedel sviluppa le sue soluzioni IP implementando prodotti ben noti, come Bolero, e lanciando un nuovo Smart Panel che gestisce anche l’integrazione di terze parti
Anche se – nelle parole di Giuseppe Angilello, Sales Manager Italy per Riedel Communications da circa un anno – “il territorio naturale di Riedel sarebbe piuttosto l’IBC”, l’ISE 2020 si è dimostrato vivace e ricco di novità e proposte, anche perché il mondo dell’integrazione, grazie anche alla recente acquisizione del marchio Embrionix, non è certo estraneo agli interessi dell’azienda tedesca.
Partiamo allora dal sistema wireless Bolero, per il quale la novità è rappresentata dalla possibilità di integrazione con sistemi di terze parti. Occupandosi della parte wireless, Bolero può lavorare in combinazione con prodotti di marchi diversi, entrando – per così dire – anche in punta di piedi in sistemi e impianti già allestiti.
“Il limite che avevamo, per quanto riguarda lo stand alone” – dice Angilello – “era il trasporto su cavo, ma con l’ultimo aggiornamento firmware il trasporto può avvenire anche su fibra, quindi possiamo aumentare sensibilmente le distanze di trasporto del segnale.”
Altra novità importante di quest’ISE 2020 per Riedel Communications è la centralità che acquisiscono gli Smart Panel, in particolare col nuovo modello RSP-1232HL, interfaccia multifunzione basata sull’app SmartPanel di Riedel e appartenente alla serie 1200. Munito di display multi-touch e di 32 pulsanti hybrid-lever, con la possibilità di interfacciarsi a diverse app e integrarsi nei sistemi più diffusi, questo nuovo modello aumenta la flessibilità operativa e riesce a gestire l’integrazione di terze parti.
“Il modello 1232HL” – aggiunge Giuseppe Angilello – “può controllare non solo la parte intercom ma anche apparecchiature Audio/Video di terze parti. Avendo rilasciato le API, inoltre, chiunque può sviluppare la propria integrazione ad hoc con questo pannello. Il pannello stesso diventa elemento centrale, e non esclude un futuro sviluppo stand alone.”
Per completare la veloce disamina delle novità Riedel, interessante anche il nuovo node Artist 1024, da due unità rack. Con dieci slot disponibili, Artist 1024 supporta otto schede: due slot sono dedicati alla parte network, mentre i restanti possono essere impiegati nella gestione delle connessioni audio. “Una particolarità di questa matrice” – puntualizza Angilello – “è che se due unità rack riescono a gestire fino a 1024 porte, ogni card gestisce fino a 128 connessioni simultanee. Dal punto di vista dell’investimento, è un prodotto molto flessibile che consente anche profonde modifiche ai sistemi e riduce sensibilmente il costo a lungo termine.”
Non presente a ISE, ma già annunciata è anche la nuova classe di prodotti MediorNet UltraHD, che arriverà prossimamente. Nel complesso, dunque, un ISE brioso quello di Riedel: “Sì” – conferma Giuseppe Angilello – “nonostante le ovvie difficoltà, ho notato molto interesse, anche dall’Italia, per questa manifestazione e per le novità presentate. Abbiamo molti margini di sviluppo nei mercati dell’integrazione pura, e l’immediato futuro vedrà indubbiamente il loro sviluppo.”