Lo scorso 27 maggio il Barco on Tour si è fermato anche a Faenza presso la nuova sede di Comm-tec, suo distributore per l’Italia.
Una formula divertente e utile, che mette insieme mobilità (un truck), prodotti e soluzioni (la gamma visual di Barco) e convivialità. Il coloratissimo truck di Barco on Tour campeggiava nel cortile della nuova sede di Comm-tec (che aprirà ufficialmente i battenti il prossimo autunno), una torre ellittica di tre piani circondata interamente di vetri, mentre Stefano Capitani, CEO di Comm-tec Italia, ci ha dato il benvenuto: “Il Tour, già previsto da tempo, sta toccando tutta Europa e oggi sta facendo la sua unica tappa italiana qui da noi. È improntato sull’area visual di Barco: videproiezioni, schermi LCD e LED, image processing e collabroation con Click Share e We Present. Ma oltre a Barco on Tour, oggi è l’occasione per presentare da vicino quella che sarà la nuova sede di Comm-Tec; seguirà un’inaugurazione ufficiale prevista il prossimo autunno”.
Connessioni – Come mai avete deciso di traslocare?
SC – L’azienda è cresciuta molto negli ultimi tre anni, e avevamo bisogno di una nuova sede in armonia con le nostre necessità: uno staff più numeroso – partirà a breve una nuova selezione di personale, specialmente di area tecnico commerciale – avremo una technology room, dove le varie soluzioni saranno non solo mostrate ma anche integrate tra loro, ma soprattutto una training area più ampia, nel fabbricato adiacente alla torre principale. Già oggi abbiamo molti clienti che ci fanno visita per frequentare i corsi che organizziamo ogni 10-15 giorni, ma anche solo per vedere gli ultimi prodotti e toccare con mano le nostre soluzioni integrate.
C – Abbiamo visto che avrete un magazzino più grande.
SC – Sì, un’altra delle ragioni del trasferimento: essere tempestivi nelle richieste anche dell’ultimo minuto. Il materiale disponibile a magazzino ordinato la mattina parte già il pomeriggio, ma anche i nostri fornitori son molto veloci, i prodotti che vengono dalla Germania alle volte arrivano direttamene al cliente velocizzando i passaggi. Abbiamo già raddoppiato il magazzino negli ultimi tre anni ma allo stato attuale non è ancora sufficiente: la disponibilità del materiale deve seguire la crescita del fatturato, è il nostro valore aggiunto di oggi ma anche garanzia di crescita per il domani.
C – Comm-tec ha anche un’altra importante e recente notizia che la riguarda, l’intenzione dell’acquisizione da parte della Multinazionale Exertis, annunciata ufficialmente lo scorso 14 maggio.
SC – Al momento le notizie ufficiali sono quelle del comunicato, ma ci tengo ad aggiungere che nel rapporto con i clienti potrà solo che migliorare in termini di assistenza e di servizi.
Salutato Capitani abbiamo raggiunto Paolo Bravin, Sales Director Barco Italia, all’interno del truck per un veloce tour delle soluzioni esposte. Ma la chiacchierata è andata oltre, prendendo in considerazione molti aspetti tecnologici e di mercato del mondo visual, tra cui il 4K, il futuro del LED e dei display (non è escluso che i LED, debitamente trattati e di alta qualità, possano inserirsi nel mercato TV e degli smartphone) l’evoluzione delle superfici da proiezione (i teli da proiezione sono già sostituibili con superfici semirigide).
“Il Truck – ha raccontato Bravin – è improntato alle tecnologie, ma anche all’integrazione tra di loro, per i filoni della visualizzazione e composizione dell’immagine.” Barco è da poco rientrata nel mondo dei LED, con l’intenzione di rimanere nell’area dove la qualità ha un ruolo importante. In esposizione, vari modelli tra cui XT1.2 da 1,2 mm e 600 nits, e XT0-9 da 0,9 mm e 600 nits, ma il forte di Barco è molto nella gestione dell’immagine, tramite Infinipix manager NM100: “Le ‘piastrelle’ sono collegate tra loro in daisy chain, dopo il processore invia i contenuti scomposti a quella determinata porzione di LED wall, controllando velocità, latenza e gamma colori, che a mio parere è il grande plus nella qualità del LED.”
A fianco, l’area display LCD in 4K con le soluzioni UniSee, in cui Barco si dimostra forte nel ridottissimo gap tra i pixel e tra le cornici, per ottenere l’uniformità totale necessaria per applicazioni critiche. Per ovviare al rischio di rotture degli angoli in fase di montaggio, nel caso di LCD molto sottili, l’azienda ha studiato uno speciale sistema di fissaggio alla parete, che permette anche la manutenzione senza rischi. Il tutto è pilotato dal processoreEvent Master S3, con fino a 3 ingressi 4K; combinando più unità è possibile arrivare a 32 uscite in 4K.
Nell’area proiettori erano presenti vari modelli, ci siamo concentrati su due novità: il cavallo di battaglia di Barco, UDX-4K40 laser fosforo da 40.000 lumen, 4K enhanced, 3chip; a fianco, il prototipo del UDM-4K22 che sarà presentato a InfoComm USA: 20.000 lumen sempre laser fosforo – più compatto del fratello maggiore, quindi con un numero maggiore di applicazioni possibili e di uso quotidiano. “Uno dei nostri plus – spiega Bravin – è la ventilazione, usiamo le celle di Peltier in modo che il raffreddamento, sempre critico nella tecnologia laser, avvenga tramite scambiatore di calore che, inoltre, può essere spostato lontano dalla macchina, rendendo il proiettore veramente silenzioso, una caratteristica molto apprezzata in applicazioni museali per esempio.”
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