Mercoledì 22 novembre, a Ciampino, la presentazione della nuova tecnologia Bose ShowMatch DeltaQ, il sistema Line Array dell’azienda americana.
Il nome Bose è tradizionalmente accostato alla produzione di altoparlanti per installazioni e sistemi hi-fi, ma da qualche anno a questa parte il colosso americano si è addentrato nel mercato del P.A. proponendo soluzioni che iniziano a prendere piede anche in Italia.
La giornata si è svolta nel piazzale del Palacavicchi, dove è stato allestito uno stage ottimizzato per assicurare le massime performance del sistema. La mattinata è iniziata con l’introduzione al sistema a cura di Luca Giaroli, proseguendo poi con il soundcheck aperto al pubblico e il seguente show a cura della band di Marco Mengoni. L’area coperta in maniera ottimale dall’impianto era di circa 60mq e non abbiamo potuto non notare come il suono fosse distribuito in maniera assolutamente consistente e omogenea.
Tecnologia Delta Q e guida d’onda sostituibile
Il sistema è caratterizzato dalla tecnologia DeltaQ, che prevede la possibilità di variare la direttività (Q) dei singoli moduli riuscendo così a direzionare il suono verso l’audience in maniera ottimale. Questo, unito alla guida d’onda sostituibile che permette di cambiare la copertura orizzontale e di creare pattern anche asimmetrici, rende il sistema versatile e utilizzabile in situazioni differenti. L’idea di base non è ovviamente quella di cambiare guida d’onda a ogni concerto, bensì di poter variare meccanicamente il pattern di diffusione adattandolo a ogni ambiente, in funzione delle dimensioni e dell’acustica, con particolare riferimento alle installazioni fisse dove questa estrema duttilità è un valore aggiunto importante.
Il sistema Array dell’evento è stato allestito con dieci moduli di cui otto da 5° verticali, più uno da 10° e uno da 20° che svolgevano la funzione di down-fill. Nel caso dell’appuntamento romano sono state utilizzate guide d’onda da 70° orizzontali per i moduli da 5°.
Le ultime due casse erano caratterizzate da un grado fisso dato dalla copertura verticale mentre il resto degli angoli è stato calcolato con Easefocus: un’operazione resa rapida dal software di previsione acustica targato AFMG, con la quale Bose ha stretto un accordo.
I diciotto sub sono stati montati in configurazione cardioide, con la tipica tripletta front-back-front calibrata tramite preste bose che permette di evitare tutti i calcoli del caso.
Unico intervento, l’utilizzo di un leggero delay ai lati per distribuire meglio la configurazione che, perfettamente allineata, era troppo direttiva. Con un leggero gain di 2db al centro per recuperare quanto perso, la copertura delle basse frequenze è stata assicurata per tutta l’area dell’audience.
Al livello di equalizzazione, gli interventi sono stati minimi.
Un tocco italiano: amplificatori Powersoft
Bose ha avviato una partnership commerciale con Powersoft.
Per questo i sistemi ShowMatch, montano gli amplificatori PowerSoft X8, alimentati direttamente in trifase e in grado di erogare fino a 5,2 KW su 2ohm su tutti gli otto canali. Tramite una giusta distribuzione dei canali tra sub e top è possibile così ottenere una headroom notevole che di erogare una potenza tale da avere un sistema ad alte prestazioni a fronte di una compattezza senza precedenti.
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