Anche quest’anno siamo stati in visita all’IBC 2017 (International Broadcasting Convention) che celebrava la sua cinquantesima edizione. La parola d’ordine di questa edizione? Il trasporto di contenuti over IP, non più una questione di “se”, ma di “quando e come”
La fiera si è svolta ad Amsterdam dal 15 al 19 settembre ed è stata visitata da un totale di 57.669 persone nel corso dei sei giorni, registrando una crescita di circa il 2,5% rispetto all’anno precedente. Per chi non ci fosse mai stato, IBC ha occupato i 15 padiglioni del polo fieristico RAI di Amsterdam; nella sua prima edizione, nel 1967, ospitava solo espositori del settore broadcast, ma con il tempo la fiera si è aperta alle nuove tecnologie per la creazione, gestione e distribuzione dei contenuti. Rispetto all’anno scorso abbiamo trovato una logistica migliorata, grazie anche alla possibilità di preregistrarsi online riducendo le tempistiche di ingresso.
Una caratteristica di questa fiera è stata il Launch Pad: uno spazio dedicato agli espositori emergenti, dove era possibile prendere contatti con produttori di tecnologie che stanno per essere immesse sul mercato o che sono alla ricerca di finanziatori.
Al centro dei padiglioni era presente la Future Zone, un’area dedicata all’anteprima delle tecnologie che le varie case produttrici hanno intenzione di sviluppare per il futuro. Quest’anno la maggior parte degli espositori si è concentrata sulla Realtà Virtuale, spesso migliorando le tecnologie già presentate l’anno scorso in forma sperimentale.
Visitando i vari stand, inoltre, abbiamo notato un forte incremento di soluzioni over IP. Già l’anno scorso l’argomento era stato affrontato dai produttori audio grazie anche all’impegno di Audinate e di Ravenna, ma quest’anno la tendenza è stata estesa anche al video. All’interno della fiera è stato realizzato anche l’IP Showcase, uno spazio dove i costruttori si sono riuniti per dimostrare la necessità di una cooperazione per arrivare a veri e propri standard. Ed è proprio durante questa fiera che Matthew Goldman, presidente di SMTPE, ha annunciato il nuovo standard SMPTE ST 2110, che mira a migliorare l’interoperabilità fra sistemi IP.
E infatti quest’anno l’argomento dell’over IP non interessava solo ed esclusivamente il mondo broadcast, ma anche i settori collaterali come l’installazione, l’educational e il Digital Signage, dove effettivamente questo tipo di tecnologia può fare la differenza, permettendo di abbattere i costi di realizzazione e sfruttando infrastrutture e tecnologie già esistenti. Visitando i padiglioni e parlando con gli espositori, infatti, abbiamo avuto l’impressione che l’over IP non sia più una questione di “se” ma di “quando e come”. A conferma di questa tendenza, CISCO ha annunciato che dalla prossima primavera offrirà alle aziende percorsi di formazione adeguati a specializzare i tecnici e gli installatori.
La prossima edizione si terrà dal 14 al 18 Settembre 2018, ma in attesa dell’evento è possibile registrarsi al servizio IBC365, che offre gratuitamente aggiornamenti settimanali e repliche degli interventi relativi all’edizione precedente. Data la dimensione dell’evento consigliamo una visita di almeno tre giorni, in modo da poter dedicare tempo sufficiente a tutti i padiglioni.
Link: https://show.ibc.org/